Per raggiungere Catanzaro Lido da Roma ci sono varie possibilità: con i rollerblade gentilmente affittati dalla concessionaria Scortichini & Co. (quel Co. potrebbe essere Corrosi, ma nessuno lo saprà mai), o con l'aereo della compagnia low-cost Alikirghizistan. Milvio odia i rollerblade (da piccolo investì con i rollerblade un giardiniere che stava piantando una siepe di pitosfori, decapitandolo sul colpo); ha qualche soldo nel salvadanaio, e questa gli pare un'ottima occasione per romperlo in mille pezzi. Solo dopo scoprirà di aver rotto il vaso ming del XVII secolo della signora scambiandolo per un porcello sorridente ma neanche tanto attraente. Errore a parte, dopo un estenuante viaggio in autobus e metropolitana, costatogli tre palpeggiate da vecchietti più o meno esibizionisti, una rapina a mano armata e due sequestri da parte del gruppo rock Qubt-ut-Allah, giunge all'aeroporto di Ciampino. L'ingresso dell'aeroporto è faraonico. Una statua di marzapane e canditi con la postura vagamente scopiazzata dal Colosso di Rodi saluta i turisti ed indica un cartello con la traduzione del nome dell'aeroporto, tanto per far vedere che noi Italiani abbiamo a cuore la causa dei turisti: “You have a pine”. Qualche buontempone dallo humor inglese si è divertito ad aggiungere a pennarello: “Where do I have it?”
Forse due o tre non sanno che l'Alikirghizistan è soprannominata "sola aerea" dagli addetti ai lavori (non se la sentivano di chiamarla compagnia).
RispondiEliminaMario Kraus
P.S: Avverto il gentile pubblico in sala che sono previste nuove sconvolgenti rivelazioni sul cognome di Milvio; non dico ancora nulla perchè non voglio levarvi il gusto della sorpresa e vi vedo già fremere, ma presto saprete...