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venerdì 22 luglio 2011

Quello ero io ma non ero io

Ormai è ufficiale: per insegnare musica all’università e/o alla radio bisogna avere la voce della Littizzetto. Non mi si guardi come un alieno in libera uscita perché è vero: vado a Rivoli e faccio conoscenza con l’insegnante locale di musica, sorella di un mio amico. Ha lo stesso accento, la stessa inflessione biologica e dialettale dell’idola di Mario Kraus. È solo un po’ più alta, ma il carattere è uguale. Boh, sarà un caso.
Poi accendo la radio al sabato (ore 9:30, suppergiù) e ti sento una che conduce la trasmissione “Lezioni di musica” e penso “Ma questa è lei”. Mi informo in rete: ha la stessa faccia della Littizzetto, parla come la Littizzetto, si riproduce come la Littizzetto, chi è? È tale Carla Moreni. E qui si rompe l’incantesimo.
A questo punto capisco perché, pur coltivando una passione innegabile e immensa per la musica classica, non ho mai avuto occasione di insegnarla. È semplice: perché non ho la stessa voce di Luciana, né ho intenzione di fare un’operazioncina alle corde vocali per ovviare al problema. Tanto do lezioni di inglese, mi basta.

Devid Antoleariu in Littizzetto