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venerdì 24 novembre 2006

Code Turche

A Bergamo erano giunti in quattromila per vedere il loro idolo, ma son dovuti tornare in patria delusi e afflitti, per giunta dopo essersi sorbiti delle file lunghissime ai cancelli. I tifosi turchi che si erano mobilitati al seguito della nazionale non hanno proprio digerito le scelte di Pacifico, come possiamo apprendere dalla viva scritta del loro ultrà Hakan Keppal, fondatore del club “Mamma ‘o Gattuso”: “Chillo ‘o Pacifico è propie capo tuosto: ma avisse fatto jucà a Ringhio almeno doie minute pe’ cce fa’ cuntente a nnuie ca simme venute fino a ccà. Io stevo vicino 'a panchina e quante vote gliel’aggia ditto: “E falle entrà a Gattuse bell'e papà”, ma chillo niente, ha rimpiazzate puro ‘o stadio e ‘e righe do campo, ‘n atu poco cagnava pure ‘e spettature ‘stu fije e ‘ndrocchia” (fije e ‘ndrocchia è una curiosa espressione turca che indica un alto dignitario ottomano, ma non si capisce che ci azzecchi in un contesto simile). Keppal dev’essere un personaggio noto anche fuori dalla Turchia perché molti tifosi italiani presenti allo stadio l’hanno nominato più volte durante l’incontro.
Mario 'o Kraus

martedì 21 novembre 2006

Mia Cugina Palestina

Questo articolo, come si può facilmente intuire, è un commento e una risposta a quello di JeanLuke pubblicato il 15 novembre scorso, che, almeno all’inizio, sarebbe condivisibile: “Il mondo islamico è qualcosa di altro da noi, una cultura in cui non riusciamo a calarci in pieno”. Fin qui niente da eccepire. Un po’ meno condivisibile il resto: “Possiamo convivere [col mondo islamico] cercando di individuare attraverso il dialogo pacifico con la sua maggioranza moderata perlomeno un sottoinsieme minimale di valori condivisi”. Sì, possiamo conviverci. A patto che facciamo tutto quello che vogliono loro. Clandestini ne entrano a bizzeffe ogni giorno (prova a entrare da clandestino in Algeria o in Iran o in Arabia, poi vedi). La poligamia c’è già. Sottobanco, ma c’è già. L’infibulazione è entrata a pieno diritto nel novero delle pratiche sanitarie italiane sotto il nome di “soft infibulation” (ma che bellezza). Sorgono moschee come funghi, ma di chiesette dalle loro parti ovviamente non se ne parla. Detto per inciso, il mondo diverso e la cultura altra da noi non possono essere un pretesto per consentire agli islamici di fare tutto quello che vogliono, e neppure per negare la reciprocità. Lanciano i razzi? Benissimo. Però noi (dico noi perché con gli israeliani condividiamo le stesse radici, la stessa cultura, la stessa civiltà) rappresaglie non possiamo farne, perché una cultura come la nostra non può permetterselo (a proposito, questa manifestazione di superiorità culturale non sarà un pochino razzista?). Certo, è facile parlare di pace e non violenza quando (ringraziando Iddio, non certo allah) sono qualcosa come sessant’anni che non siamo più in guerra. Vorrei vedere come la penseremmo se ci fosse gente che ci spara razzi addosso a dosi quotidiane. Che si fa esplodere da un momento all’altro mentre siamo al mercato, mentre viaggiamo in autobus, mentre ci divertiamo in un locale. Discorsi alla Fallaci? E allora? Non è forse la realtà? A parte il fatto che, ribadisco, la Fallaci, grande donna, grande giornalista, documentava sempre le sue affermazioni, cosa che non mi pare facciano i suoi avversari, che parlano per ideologie e non per razionali analisi della realtà, attuale e passata, gli Israeliani sono una popolazione talmente esigua in termini numerici da farti immediatamente pensare che, se non reagissero più ai razzi e alle esplosioni, verrebbero rapidamente sterminati. Tant’è vero che tutte le volte che da quelle parti si è tentato di ragionare anziché sbudellarsi, quelli che hanno ricominciato ad ammazzare son stati i Palestinesi. Inoltre per imparare “una dimensione più spirituale dell’esistenza che travalichi gli angusti confini del nostro gretto materialismo” non abbiamo proprio bisogno di nessun islam. Abbiamo già il cristianesimo che, detto tra noi, ci basta e avanza. Chi vuole qualcosa di davvero spirituale ascolti un po’ più spesso Papa Benedetto XVI alias Sua Santità (non “Suo Gretto Materialismo”), che marce indietro a parte, quando è in vena è persino poetico. Se poi uno vuole interessarsi di buddismo, di islam o di confucianesimo, affari suoi, ma non si può (non si dovrebbe) imporre la ricerca della spiritualità a una nazione intera riempiendola di immigrati che di spirituale hanno solo il fatto di pregare a chiappe per aria e magari prendere direttive da un illuminato imam come quel simpaticone di Pasquini il quale ti spiega che i cristiani sono bestie e che Dio non esiste. (ma sa una sega lui). E poi, mi consenta, che le prediche sulla spiritualità le faccia il Papa è normale, che le facciano i non pentiti epigoni del materialismo storico fa un po’ pena, no?
Mario Kraus

lunedì 20 novembre 2006

Le sostituzioni di Turchia - Italia

Da un comunicato stampa della FIGC risulta che, durante l’amichevole e fraterna Italia - Turchia dell’altro giorno, l’allenatore della Nazionale Pino Pacifico ha sostituito anche se stesso. "Ero stufo di stare sempre seduto su quella panchina dura come ‘r sercio" ha dichiarato agli amplificatori di Radio Ulna. Infatti al suo posto è entrato (o meglio si è accomodato) Dimitrij Lo Cascio, allenatore in seconda e in terza C quando frequentava le scuole medie con Pacifico. Tra le curiosità annotiamo che a un certo punto, nel secondo tempo, le due squadre han deciso di giocare con due palle per adeguarsi alla qualità dell’incontro.
Mario Kraus

venerdì 17 novembre 2006

Lassateme tassà, sono Romano

"Uno dei difetti che caratterizzano voi politici è la presunzione di poter prendere in giro la gente, trattarla come se fosse cieca o imbecille, dargli a bere fandonie, negare o ignorare le realtà più evidenti". (Oriana Fallaci, La Forza della Ragione).
Spero che quelli che disapprovano le idee della Fallaci condividano almeno questa frase, anche se ai suoi argomenti sempre debitamente documentati non controbattono con altri argomenti, ma solo con insulti. O con quel disprezzo che è tipico della tollerante sinistra italiana e di quegli intellettuali che giustificherebbero anche il proprio assassino, ma non chi la pensa diversamente da loro. Spero, ma non m’illudo troppo: oltre ai politici al governo, a dar di pazzi agli italiani ci si mette pure chi lavora per il Re di Prussia: su repubblica di ieri, per esempio, l'editoriale ribadiva la necessità di tassare a oltranza (per colpa del governo precedente, si capisce), pur mitigando l'offesa del salume e limitandosi a chiamarci "incoscienti". Ad ogni modo il passo indietro è certo: il popolo sano e intelligente che aveva votato compatto per il centro-sinistra ora è diventato pazzo e malato a detta della stessa coalizione.
Mario Kraus

mercoledì 15 novembre 2006

Mio Fratello Israele

Quando si accusa Israele dell'uso incivile della violenza che fa e delle stragi di cui è responsabile, spesso ci si sente ricordare la cor-responsabilità dei palestinesi, l'ir-responsabilità di Hamas che usa bambini come scudi umani (cosa spesso infondata come denunciato dal comunicato di Amnesty riportato nel mio precedente intervento), delle barbarie del fondamentalismo islamico. C'è indubbiamente del vero. I metodi seguiti da Hamas per sostenere la propria causa sono assolutamente da condannare su tutta la linea. Chi usa la violenza contro vittime innocenti è un criminale. Punto. Non solo, anche da un punto di vista politico la leadership palestinese dovrà rendere conto delle proprie colpe, come l'assurda pretesa di non riconoscere il diritto ad esistere di Israele, senza cui ogni possibile forma di dialogo muore in partenza. Ma c'è qualcosa di sottile che sfugge ai più. Nel momento in cui tendiamo non dico a giustificare, ma anche solo a ritenere concepibile le reazioni israeliane che si tramutano in bagni di sangue, in assassini generalizzati, nella violazione sistematica di tutti i principi morali riconosciuti e codificati nelle dichiarazioni e convenzioni internazionali, effettuiamo un'operazione spaventosa: mettiamo Hamas e il governo israeliano sullo stesso piano, come fossero due contendenti in lotta per i quali sia lecito attenersi alle stesse regole, in una versione (retoricamente edulcorata) del biblico "occhio per occhio". Questo è intollerabile per tre motivi: offende il popolo israeliano che pure si considera (e per molti versi a ragione). l'avamposto della democrazia in Medio Oriente, rivendicando una superiorità etica che risulta in questo modo cancellata; leggittima i suoi nemici a continuare ad usare gli stessi barbari mezzi in una spirale di orrore senza fine, dato che i primi a non rispettare le norme di civiltà che loro stessi hanno stabilito sono gli "occidentali" per primi; offende la parte "illuminata" del mondo occidentale che su quei principi morali ha fondato la propria dignità. Spesso ci si sorprende di come molti in Occidente condannino con più scandalo e veemenza le violenze israeliane che non quelle palestinesi. Non c'è nulla di cui stupirsi, chi lo fa è il vero amico di Israele. Non possiamo non sentirci più israeliani che palestinesi, perchè è con i primi che abbiamo in comune le stesse radici, la stessa cultura, lo stesso modus vivendi. Il mondo islamico è qualcosa di altro da noi, una cultura in cui non riusciamo a calarci in pieno, con cui possiamo convivere cercando di individuare attraverso il dialogo pacifico con la sue maggioranza moderata perlomeno un sottoinsieme minimale di valori condivisi. Non possiamo pretendere il rispetto di regole fondate sui nostri valori, se nemmeno su questi ci capiamo.Insegnando qualcosa (il rifiuto della violenza, il valore della libertà a tutti i livelli) e imparando qualcosa (una dimensione più spirituale dell'esistenza che travalichi gli angusti confini del nostro gretto materialismo) possiamo avvicinarci, ma il processo è lungo e difficoltoso.Ma a questo solo possiamo limitarci, almeno per ora. Apparteniamo a culture diverse, con storie diverse. Il popolo d’Israele invece è nostro fratello e da chi se non da nostro fratello dobbiamo aspettarci e dobbiamo pretendere il rispetto delle regole che abbiamo deciso insieme, in base alle quali orgogliosi diciamo: "siamo noi la frontiera della civiltà"?Israele ha diritto di difendere la propria sicurezza e la propria esistenza, è fuori discussione. Ma restando nei canoni della legalità e del diritto internazionale. Questo non ce lo aspettiamo da Hamas e la ragione è ovvia: se aprite Wikipedia alla voce "Hamas" leggerete che si tratta di un'"organizzazione terroristica", vale a dire la negazione di tutto ciò che per noi "occidentali" è il Bene. Noi non vogliamo dover aggiungere la stessa definizione alla voce "governo israeliano", perchè sarebbe come attribuirla un po'a noi stessi.
JeanLuke

lunedì 13 novembre 2006

Che Pianto

Siamo dei coglioni e dei pazzi patentati. E' vero. Ammettiamolo, suvvia. Chi sostiene il contrario non può che essere un pazzo, quindi rientra automaticamente nel novero. Non si scappa da questo cortocircuito della logica: un portiere che segna ad un altro portiere, un partito che manifesta contro se stesso, ed il sindaco di Milano che vuole introdurre la tassa di "soggiorno" e non quella di "sala da pranzo". Una vergogna. Oltre a farci pagare anche l'aria che respiriamo, ci offendono pure. Hai capito! Cornuti e mazziati. In attesa che ci diano dei "figli di mignotta", gustatevi il nuovo manifesto di Rifondazione Comunista, in risposta al netto rifiuto di Prodi a concedere sgravi fiscali per la formazione di coppie omosessuali.

venerdì 10 novembre 2006

Messa in Piaga

L'alcol sta diventando un serio problema per la nostra sfortunata società. A San Lorenzo, il sabato sera, non puoi camminare cinque minuti senza essere avvicinato da una simpatica persona incappucciata che ti offre l'immediata felicità: "Mi dispiace, ma non credo di poter ricevere l'immediata felicità... a meno che tu non sia l'angelo della morte di Prodi", ha risposto un distinto signore in giacca e cravatta evidentemente rimasto deluso dall'ultima Finanziaria. Per fortuna, qualche anima candida prova a combattere questo fenomeno (quello dell'alcol, non della Finanziaria) organizzando dei tornei di dama. "In questo modo cerchiamo di distrarre i ragazzi dall'uso smodato di alcolici e tentiamo di riportarli sulla retta via, perché no?, usando anche la testa", ha dichiarato Gennaro Ciabatta, presidente dell'Associazione MaDAME Bevary. "Però non riesco a capire il motivo per cui la qualità del gioco crolla miseramente verso la fine del match".

giovedì 9 novembre 2006

Fermiamo l'Olocausto

Ciò che l’esercito israeliano sta portando avanti nella Striscia di Gaza ormai da mesi non può e non deve essere taciuto. È ora che le coscienze si sveglino dal loro torpore, prima che sia tardi. L’Ultra-Nazionalista Avigdor Lieberman, leader della formazione Israel Beitenu di posizioni di estrema destra e razziste, è il nuovo Ministro degli Affari Strategici di Israele. Poco dopo aver ricevuto l’incarico, ha dichiarato che gli Israeliani dovrebbero agire nella Striscia come “i Russi in Cecenia”. In Cecenia mezzo milione di civili sono stati massacrati in quello che è comunemente riconosciuto essere stato un genocidio. Come si può vedere leggendo oltre, se lo si vuole accontentare la strada è quella giusta.
Dal sito di Amnesty International Italia:
“L’uccisione, questa mattina nel villaggio di Beit Hanun, di 18 civili palestinesi colpiti da un bombardamento israeliano, è stata definita una “azione spaventosa” da Amnesty International. L’organizzazione ha chiesto l’avvio di un’indagine immediata e indipendente che accerti i fatti e punisca i responsabili. Tra le vittime, molte delle quali stavano dormendo quando le loro case sono state colpite dalle cannonate dell’esercito israeliano, figurano anche otto bambini. Secondo quanto riferito a un delegato di Amnesty International, giunto a Beit Hanun poco dopo il bombardamento, 15 palestinesi sono stati uccisi dalla prima cannonata, altri tre da un secondo colpo esploso mentre si stavano prestando i soccorsi alle vittime. “Questo episodio terribile fa seguito a un nuovo picco delle uccisioni di palestinesi da quando, il 2 novembre, le forze israeliane hanno lanciato la loro ultima operazione militare nella Striscia di Gaza” – ha dichiarato Malcolm Smart, direttore del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International. “L’azione di Israele durante l’intera operazione è stata segnata da un profondo disprezzo per la vita dei civili palestinesi”. Prima di stamattina, l’assedio militare di Beit Hanun era già costato la vita a 53 palestinesi e aveva provocato un numero ancora maggiore di feriti. L’operazione “Nuvole d’autunno” è andata avanti dal 2 al 7 novembre con l’obiettivo, secondo quanto dichiarato dalle autorità israeliane, di impedire il lancio di razzi Qassam contro le città e i villaggi israeliani vicini alla Striscia di Gaza. All’inizio dell’assedio di Beit Hanun, un alto ufficiale dell’esercito israeliano, il Colonnello Yarom, aveva affermato che alle truppe era stato dato l’ordine di evitare vittime civili. Quattro giorni dopo, di fronte all’elevato numero di morti e feriti tra i palestinesi, il primo ministro israeliano Olmert ha dichiarato: “I palestinesi che sono rimasti feriti erano in larga parte armati. Purtroppo stanno usando gente innocente come scudi umani, coinvolgendo civili che non c’entrano nulla”. Le informazioni raccolte dalla delegazione di Amnesty International presente a Gaza contraddicono queste affermazioni e indicano che almeno la metà dei palestinesi uccisi, tra cui almeno due donne e parecchi bambini, erano persone disarmate e del tutto estranee agli scontri. Roma, 8 novembre 2006.
JeanLuke

lunedì 6 novembre 2006

Political Correctness

A) aborto; comunismo; donne; islam; procreazione assistita; terzo mondo; autonomi (centri sociali); URSS; oriente (meglio se medio); palestinesi; ebrei (morti); clandestini; magistratura; omosessuali; sud; terroni; est; neri (camitici); Tiziano Terzani; pizza; Cuba;
B) Fascismo; Chiesa cattolica; maschi (umani); famiglia; autonomi (lavoratori); Berlusconi; Mussolini; USA; Israele; Ebrei (vivi); poliziotti; occidente; nord; polentoni; ovest; maschi; bianchi (japetici); Oriana Fallaci; polenta; patria.
Cosa accomuna, secondo voi, i lemmi dell’elenco A e quelli dell’elenco B? Che cosa li contrappone?
Il cittadino di un paese normale, non affetto da un pernicioso morbo di origine, incredibile a dirsi, statunitense, il letale politically correct in tutte le sue micidiali mutazioni, avrebbe fiere difficoltà a rispondere; un italiano invece non avrebbe esitazioni. L’elenco A riguarda argomenti e caratteristiche di cui si deve solo ed esclusivamente parlar bene se non si vuole essere etichettati come tangheri, cafoni, ottusi, fascisti e (orrore) leghisti; l’elenco B quelli di cui si deve parlar male, senza se e senza ma, anche a costo di tagliarsi i coglioni per far dispetto alla moglie, cosa che evidentemente fa meno paura che essere etichettati come sopra. Mi riferisco ovviamente all’italiano ufficiale, che sarebbe poi quello della maggioranza dei quotidiani e della totalità delle TV, comprese e anzi in prima fila quelle del Despota di Arcore, perché l’italiano di strada, dopo aver debitamente premesso: “Io non sono razzista, ma” parla con preoccupazione e rabbia degli extras che gli portano via lavoro e portafoglio e li chiama negri o marocchini senza tanti complimenti. Esclusi quelli, beninteso, che trovano l’immigrazione selvaggia e incontrollata utile assai perché i prezzi di droga e puttane con l’aumento vertiginoso dell’offerta sono scesi, e delle conseguenze sociali dell’immissione massiccia di delinquenti sul territorio nazionale se ne fottono allegramente. Del sud, sia esso dell’Italia o di qualunque posto al mondo, non si può che discettare in termini positivi, con eventuale partecipata compassione ove si parli dei mali che affliggono questo topos ideale, fame miseria mafia camorra scarsità d’acqua e di lavoro, tutte piaghe naturalmente ascritte all’egoismo del nord; severamente vietato anche solo accennare a una qualche responsabilità di chi il sud abita. Senza naturalmente mai considerare che quello che per noi è sud è nord per qualcun altro; dall’invidia del relativismo accidioso si salvano, forse, i pinguini. C’è qualcosa di bene in qualunque attività, dichiarazione, atteggiamento degli USA, della Chiesa cattolica, di Israele, del Berlusca? Ha fatto, magari per caso, per isbaglio, qualcosa di buono, in vent’anni, il fascismo? Assolutamente no; anzi, quest’ultimo è stato definito niente di meno che dal capo del partito suo epigono, il male assoluto; e se lo dice lui che se ne intende, dev’esser vero. Del comunismo, che, oh, con le migliori intenzioni, però! ha spedito dai suoi paradisi in terra svariate decine di milioni di compagni all’inesistente Paradiso celeste, e in alcuni posti della Terra continua gloriosamente a farlo, male non si dice mai, non è politicamente corretto, non fa fine. Se ne parla come di un caro parente defunto, con rimpianto, con gli occhi umidi; anche se in fondo, come il parente defunto, è meglio che non ritorni, ché nessuno saprebbe bene cosa farsene; ma de mortuis nisi bene. Ho disgusto di questo linguaggio, di questa melassa fetida, di questa palude putrida in cui tutto ciò che vi cade si corrompe e puzza, in cui si spaccia per ideale quello che torna utile al proprio egoismo, in cui si ha la sfacciataggine di sovrapporre alla realtà gli idola fori del proprio retaggio culturale e di pretendere che il poppolo vi si adegui. Dall’inizio dell’anno a Napoli ci sono stati 80 morti ammazzati, ma Bruto dice che Napoli non è il Far West, e Bruto è uomo d’onore. Infatti non è il Far West, è il Near South, ma la sostanza non cambia. La sostanza dice che lo Stato non è in grado di svolgere il suo compito principale, che sarebbe poi quello di tutelare la vita e gli averi dei suoi cittadini rispettosi della legge, e che invece di ingegnarsi a farlo si limita a negare con le parole quello che i fatti urlano. Abbiamo il sistema giudiziario più lento e malandato d’Europa, non abbiamo i soldi per pagarne la manutenzione dei computers, e il governo provvede aumentando le già sontuose retribuzioni dei magistrati. Abbiamo il sistema scolastico che produce gli studenti più ignoranti del G8, e sempre lo stesso governo stabilisce di aumentare per legge le promozioni. Ci è stato detto che le finanze dello stato erano alla canna del gas e si programmano detrazioni fiscali per chi bazzica palestre e scuole di ballo. Siamo l’unico Stato al mondo a vantare almeno quattro organizzazioni criminali autoctone, mafia, camorra, andrangheta e sacra corona unita, e le combattiamo con un bell’indulto. E dicono che l’Italia l’ha rovinata Berlusconi.
Luigi Kraus

domenica 5 novembre 2006

Conati e Basta

Grazie, presidente. Grazie per averci ricordato il nostro mestiere di italiani, che devono lavorare e pagare tutta la vita per preservare l’unità nazionale, ovvero i vostri privilegi e i vostri augusti stipendi. Grazie per aver parlato, come sempre a proposito e non mai per mero desiderio di visibilità, dei “conati di secessione” (che cosa terribile) che potrebbero scuotere le fondamenta del nostro democraticissimo Stato, quello “Stato di avanzata decomposizione”, come lo definisce il fazioso e naturalmente fascista Marcello Veneziani, questo Stato i cui illuminati governanti “ogni giorno decidono se prendersela con la casa o con l’auto, con le tasse universitarie, i figli o il conto in banca; ci fanno pagare se vogliamo uscire in auto o se vogliamo entrare in casa”. Questo Stato che lei, amato presidente, voleva in tempi non così lontani consegnare schiavi in mano all’Unione Sovietica, alla faccia dell’Italia unica e indivisibile (forse l’Unità che le sta tanto a cuore è l’omonimo quotidiano?), questo Stato che lei ora vuole difendere da un movimento che non si è mai macchiato di atti di violenza in tutta la sua storia, escludendo s’intende quella verbale che in ogni caso non ha mai ammazzato nessuno, mentre il suo amorevolissimo partito ha fatto fuori strada facendo qualche trascurabile milioncino di persone? Grazie davvero per averci avvertito che il pericolo non sono gli islamici, come stolidamente credevamo fino a poche ore fa, bensì i feroci leghisti che, per quanto pericolosi e invasati, si possono satireggiare anche quando sono all’opposizione, secondo le sane abitudini dei comiciattoli alla Vauro che, per aver preso cinque anni di mira il governo, ora passeranno i successivi cinque a sbertucciare la controparte. D’altronde dev’essere proprio questa la fantasia al potere: chi se la sarebbe mai aspettata un’uscita del genere, ragionando secondo logica?
Mario Kraus

sabato 4 novembre 2006

Domani è Domenica

Ricetta per un felice risveglio:

0) Accendete il computer
1) Create un file qualsiasi
2) Chiamatelo «Prodi»
3) Buttatelo nel cestino
4) Cliccate su «Svuota cestino». Comparirà la schermata di conferma eliminazione file, che chiede: «Eliminare definitivamente Prodi?»
5) «Sì».
Non serve a niente, ma aiuta a iniziare bene la giornata.

venerdì 3 novembre 2006

Tutto Relativo

A volte la vita è strana. Tutto è relativo, anche il rosso - come diceva uno dei più noti ed importanti esponenti della letteratura italiana. Avendo acceso per caso la tv sulla nuova sit-com di Italia1 trasmessa prima di Dragon Ball (mi pare si chiami "Studio Aperto", c.... di nome), mi sono imbattuto in una scena totalmente improntata su un goal segnato di testa da certo portiere di una certa squadra, forse ieri sera. Purtroppo non posso darvi coordinate più precise poiché non seguo più il calcio come una volta: adesso mi interesso solo di curling femminile. Ebbene, la voce fuori campo si dilettava in un pomposo panegirico decantando le doti di questo fantastico portiere - avesse segnato di tripla rovesciata nella porta dello stadio vicino l'avrei capito, ma non giustificato. Per farla bre', la scenetta terminava con un commento lapidario: "Un portiere che segna ad un altro portiere: un cortocircuito della logica senza precedenti". Certo, senza precedenti: la manifestazione di Rifondazione Comunista contro la Finanziaria la fanno domani.

Canzoncina

Da cantare sull'aria dell'"Italiano" di Toto Cutugno:

Lasciatemi ammazzare
con l’esplosivo in mano
lasciatemi sgozzare
sono un talebano.

Buongiorno Arabia col cous cous al dente
e con il mitra in braccio a tanta gente
con il corano sempre nella mano destra
e il Crocifisso giù dalla finestra

Buongiorno Europa coi tuoi progressisti
coi miei alleati e i loro Manifesti
con esplosioni, sbarchi
e con l’integrazione
sempre in una sola direzione

Buongiorno Italia
non vado più via
ci porto anche il cognato di mia zia
Ringhio all’ebreo
farò sartà il Colosseo.



Lasciatemi saltare
con l’esplosivo in mano
lasciatemi portare
lo chador e il caffettano
Lasciatemi ammazzare
perche' ne sono fiero
sono un talebano
un talebano vero

Buongiorno Italia che non si spaventa
Con il Berlusca ed il suo “mi consenta”
Col mortadella giulivo in tivù
e intanto gli immigrati son sempre di più
Buongiorno lavavetri che importuna
e spacciatore che hai fatto fortuna
con la bandiera arcobaleno
e un pacifista ch’è già un uomo in meno.

Buongiorno Itabia
o Eurabia che sia
grazie ai buonisti sei già in mano mia
Tu laico o pio
vedrai, ti aggiusterò io.

Lasciatemi saltare
con l’esplosivo in mano
lasciatemi viaggiar
senza biglietto in aeroplano
lasciatemi ammazzare
perché ne sono fiero
sono un talebano
un talebano vero.

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E adesso scannateci tutti!
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Mario Kraus

giovedì 2 novembre 2006

Manzoniani

Che ironia, però, quelli di Fascisti su Marte. E che coraggio hanno a pigliar per l’orifizio una dittatura i cui uomini sparirono 60 anni fa (parte impiccati, fucilati, mitragliati e (la gran) parte passati nelle file del PCI), quasi pari al fegato che ci vuole a irridere il Beato Salume al governo. Però quello non si fa, altrimenti la base non capisce (Dario Fo dixit). Ai tempi del regime, però, sembra che queste satire non usassero tanto, o meglio c’erano eccome, ma i nonni dei Guzzanti, dei Cornacchione e degli Hendel preferivano dirigerle contro la sparuta opposizione. Di Fascisti su Marte, dunque, non si parlava proprio, né c’era intenzione di canzonare il regime o i suoi amici tedeschi. Con quelli, anzi, era conveniente cercare il dialogo.
Mario Kraus