Mailing list

Vuoi essere informato non appena viene pubblicato un nuovo articolo? Iscriviti alla nostra mailing list!
La tua email:


lunedì 13 marzo 2006

"Meglio fascista che frocio"

"Meglio fascista che frocio". Così Alessandra Mussolini si è rivolta a Vladimir Luxuria a "Porta a porta". All'insulto lanciato da Mussolini, Luxuria replica pronta: "Dopo il culattone di Tremaglia, il frocio della Mussolini. Grazie". Ad innescare, quasi involontariamente, lo scontro è stato Antonio Di Pietro che, per primo, ha detto ad Alessandra Mussolini "sei fascista" ed ha ottenuto come risposta un "e io me ne vanto".

Il casus belli scoppia per una osservazione di Luxuria: "Chi si vanta di essere fascista mi preoccupa. Volete mandare al confino gli omosessuali?", ha chiesto l'esponente del Prc. "Io mi preoccupo per chi brucia le bandiere italiane e grida 10, 100, 1000 Nassiryia", replica Mussolini investendo Luxuria con una serie di "vergogna, vergogna, vergogna". Per poi partire con l'affondo: "Si veste da donna e crede di poter dire quello che vuole. Meglio fascista che frocio".

Il celodurismo della Lega
E dire che il candidato di Rifondazione pensava di doversela vedere con il celodurismo leghista del ministro Castelli ed invece Vladimir Luxuria si è trovato di fronte la "furia" Alessandra Mussolini. La trasmissione è iniziata in salita. Si è partiti infatti con il benvenuto del ministro leghista: "Signor Guadagno", dice Castelli rivolgendosi al maschile al candidato Prc. "Se mi chiama il signore Guadagno per offendermi, non attacca", cerca di bloccare Luxuria. "Non voglio offendere il signore, ma mi dica come chiamarlo: lui, lei...", incalza l'esponente del Carroccio. Il candidato transessuale taglia corto: "Mi dia del loro".

Schermaglie che suoneranno quasi come gentilezze dopo l'affondo finale della nipote del Duce.

(da www.tgcom.it)

Nessun commento:

Posta un commento