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martedì 28 dicembre 2010

Geni alla riscossa

140 anni di Roma Capitale, 19 settembre 2010. Manifestazione al Quirinale. Il traffico proveniente da Via Quattro Novembre viene deviato da una pattuglia di Vigili Urbani in Via Nazionale, su corsia preferenziale. Il rilevatore infrazioni non viene disattivato. Risultato: 85 euro di multa a tutti gli automobilisti che sono passati per Via Quattro Novembre il 19 settembre 2010. Diciamo 3000 (era domenica)? Bene. 3000 Raccomandate (4€*3k = 12000€ di spese spedizione) + 30min*3000 = 1500hrs di fila alle poste per ricevere NON la multa ma un avviso di giacenza; gita al comando locale Polizia Municipale (1h*3k = 3000hrs perse per la pratica, senza contare il carburante speso per gli spostamenti e l'inquinamento prodotto) + le spese e le risorse per gestire i 3000 ricorsi che puntualmente arriveranno al Prefetto. Ricavi per il Comune: 0€. Il tutto perché il GENIO che gestisce i rilevatori di infrazione non si è domandato come mai veniva attivata una procedura di infrazione ogni 5 secondi, il 19 settembre 2010.
Benvenuti in Italia, dove tutti sono responsabili di tutto => nessuno è responsabile di niente.

lunedì 20 dicembre 2010

Vittima del Politically Correct

Forse non lo sapete, ma negli ascensori della metropolitana torinese si discutono argomenti di interesse nazionale tipo l’effettiva e oggettiva bruttezza di Crudelia De Mon (ce li voglio vedere, alla metro di Milano, a parlare di cose simili). Testuale: l’altro giorno una madre con due bambini è salita con me sull’autobus verticale della stazione Bernini e aveva il suo bel daffare a spiegare a uno dei figli com’era fatta Crudelia De Mon. “Ma è vero che Crudelia è una cicciona?” pigolava quello. “No, anzi, è molto magra” si è affrettata a smentire la madre, anche per evitare possibili querele dall’ACI (AssoCiccioni Italiani) che si trova oltretutto nei paraggi e potrebbe sempre piazzare delle spie anche in ascensore. Ma il bambino evidentemente voleva mettere nei pasticci la madre anche con la FederCozze e non si è dato per vinto: “Però è brutta, vero?” Ne è seguito un momento di imbarazzo generale e di angoscioso silenzio, poi la povera genitrice ha cercato di obiettare: “Ecco… Insomma…” ma per fortuna sono intervenuto a risolvere diplomaticamente la situazione: “Beh, diciamo che è un tipo”. E così la signora con figli a carico ha annuito al mio commento e preso trionfalmente la via dei tornelli per fare il biglietto dopo un sospirone di sollievo forza nove.
Mario Kraus

P.S.  Ahò, Gnaggnerox e svedese con cugino austriaco, ma la volete smettere di cianciare dell’Ikea? ‘Sta roba del labirinto non interessa proprio a nessuno, ci sono problemi più importanti da risolvere. Semmai, se proprio dovete parlare dell’ameno supermercato del mobile, occupatevi piuttosto del problema sollevato dal post “Pericolo truffa”. Qualcuno è in grado di dirci se i raggiri nei parcheggi dell’Ikea avvengono ancora? Sono quattro anni che non se ne parla più: magari sarebbe il caso di riaprire una di quelle inchieste “scomode”…

lunedì 13 dicembre 2010

Assenze per malattia

"Preferireste essere schiacciati da uno scavatore o essere licenziati dalla Vostra Azienda?". È questo il quiz natalizio consegnato ai dipendenti del servizio di trasporto pubblico romano; l'obiettivo è quello di ridurre l'organico a livelli accettabili, alla luce delle polemiche scoppiate in seguito alle 24500 assunzioni della scorsa settimana, dovute - secondo un comunicato aziendale - a rimpiazzare le assenze per malattia. "Eppure non c'è stata nessuna partita della Nazionale...", ha commentato ironico ai nostri microfoni Adalvaro Dissipabile, portavoce dell'ACACIA (Associazione Contro le Assunzioni Ingiustificate dell'ATAC). "Anzi, la volete sapere tutta? Secondo noi questa è l'ennesima campagna di assunzioni ingiustificate, effetto di un malcostume dilagante, declinazione mafiosa volta a restituire favori a vassalli e clienti di ogni sorta, tanto pagano i cittadini". "Machessestanventà???" tuona Gustavo Alemanno, 38 anni, "io so' stato assunto da poco come conducente der 60 barato (in foto, una delle vetture luxury dell'avveniristico parco macchine ATAC, N.d.R.). Nun penzo popo de esse stato scerto perché c'ho casuarmente 'o stesso cognome der Zìndoco de Roma, mi' zio. Io so' 'na persona 'n gamba e coretta: fra 'n anno, simmeggìra, pijo pure 'a patente". 

lunedì 6 dicembre 2010

WikiLicks

L'articolo di oggi avrebbe dovuto riportare i risultati del campionato bengalese di morto a galla conclusosi ieri l'altro con la vittoria di un materassino gonfiabile; ma sospendiamo le trasmissioni per affrontare il tema WikiLicks il sito internet che, dopo aver migrato i dati su un server a Tor Bella Monaca (famosa nazione del centro Italia a riparo da qualsiasi tipo di giurisdizione), ha fatto trapelare una verità sconcertante su Pierarmenio Catarro, console per la pronuncia linguistica a Ouagadougou: pare infatti che Pierarmenio, oltre ad aver rubato un sacchetto di pop corn al cinema - reato per il quale nel Paese in cui esercita è prevista la dattilectomia - abbia organizzato numerosi festini a luci rosse nel proprio appartamento. "Siamo davvero stupiti", ha fatto sapere il Segretario UDC (Unione Diplomatici e Cannoli) Ferdinanpiero Casechiuse, "non ci aspettavamo un tale comportamento da Pierarmenio, uomo tutto di un pezzo e campione di virtù nonché di scopone scientifico". Caro signor Segretario, con tutto il rispetto che Le si deve in quanto Controlla-Diplomatici, Le facciamo notare che S.V. avrebbe già dovuto fiutare qualcosa in occasione della XVII Sagra del Tartufo di Ouagadougou quando, durante un'intervista di rito, alla domanda "Sesso:" Catarro ha risposto senza mezzi termini: "Parecchio". L'intervistatore sul palco, incassando il silenzio interrogativo e sconcertato della platea, ha provato a riprendere l'equilibrio specificando: "No, mi perdoni, intendevo dire uomo o donna". Non avendo intuito l'elegante workaround offertogli su un piatto d'argento dal presentatore, il Console ha replicato: "Beh, uomo, donna.. a volte anche cammelli".

mercoledì 1 dicembre 2010

Lettera chiusa a Gnaggnerox

In quanto italo-svedese con cugino austriaco, ho scritto una risposta al Suo articolo del 10 ottobre scorso sull'Ikea che spero trovi accoglimento presso Forum e Blog. Ecchevela:

"Gent. sig. Gnaggnerox (ma un cognome no?), Le scrivo questa mia in risposta alla Sua e in riferimento alla loro. In Sardegna c’è un adagio che recita più o meno così: "Un comune mirto commerciale, 6 euro; per il vero mirto c'è Mastersard". Ora non è certo il caso che Le spieghi che il mirto è una specialità di quella regione, così come la bagna caoda lo è per il Piemonte e la crisi intermittente della monnezza per la Campania. In Svezia usiamo invece i supermercati del mobile-labirinto: sbaglia infattoli chi afferma che il nostro sport nazionale sia il calcio. Quando uno svedese non ha un krisprolls da fare, si reca all'Ikea con la ferma intenzione di passarci almeno un paio di giorni. Non perché si appassioni particolarmente alla merce, ma perché dopo non sa più come uscire. Tant'è che, come durata, il nostro sport è secondo solo al cricket anche se non altrettanto popolare, e poco importa se all'ingresso di ogni mobilificio sono disponibili mappe dettagliate per i clienti, noi ci divertiamo a metterle in tasca e a girare come ossessi per le nostre regolamentari 24-36 ore, tanto fuori fa pure freddo.
Caro Gnaggny, Lei mi capisce: togliere alle Ikee svedesi, italiane e di altre etnie il loro carattere labirintico equivarrebbe a snaturarle e a privare la Grande Zia Svezia di una delle sue attrattive più accattivanti che, non fo per dire, oltre ad essere stata felicemente esportata contribuisce anche a incentivare l’amore litigarello e questo mi pare un vantaggio non da poco.”
Marius Kraussen