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lunedì 31 gennaio 2011

Isa Passaché?

È ufficiale, siamo in un regime. Lo dice la gente, lo dice la storia, lo dice anche la geografia, e già che c’è te lo dice pure la Litty, alias Isa Passamaglia. La sua nuova “fincion”, passata quasi sotto silenzio e pochissimo pubblicizzata dalla TV – manco fosse il Petilia Festival di venerata memoria – ci porterà nuovamente sugli schermi l’amato faccino biondo e arruffato che contraddistingue la tagliaberluschi al peperoncino, già anti-Eminence dissacratrice a buon mercato e regolarissima ospite di Che tempo che fa con la complicità del finto-scandalizzatissimo Fabio Fazio (vedi foto, N.d.R.).
Dice: ma per fortuna che eravamo (no, siamo) in un regime, chissà com’è che questa te la becchi dovunque a tutto pasto e ieri me la sono pure ritrovata sopra il tavolo a colazione (e c’è già Kraus allupato con la lingua di fuori, t’ho visto sai). Dice: capperi David, ma le fortune capitano tutte a te (questo lo dice Kraus, beninteso)? Eh sì, cari i miei assatanati, al giorno d’ieri se uno si permetteva di far le pulci a un capo di governo “je puzzava er benestare” e spariva in fretta dai palinsesti televisivi anche in democrazia, oggi invece che siamo in un regime la bellissima torinesina dagli occhioni languidi è sempre lì, mai che te la schiodi (e mai che faccia un salto nel mio letto, ndMK).
Insomma, la “fincion” parlerà di scuola. Scommettiamo che ci scapperà l’occasioncina per ammiccare anche alla ministra Gelmini, visto che siamo in argomento? Mannò, che tte stai a ‘nventà, mica siamo in democrazia, siamo in regime, ti pare? Poi sarebbero guai, chiuderebbero la trasmissione e poi vuoi vedere che fa la povera Litty finisce disoccupata in mezzo a una strada, altro che un milione di posti di lavoro?
David Antoleariu

lunedì 24 gennaio 2011

Scioperi

Tempi duri per i robot di Mirafiori. I risultati del referendum aziendale di due settimane fa si rivelano prologo di una nuova era nello stabilimento piemontese*. I nuovi patti cui dovranno attenersi i lavoratori riguardano i più disparati aspetti. Primo fra tutti il divieto di utilizzare Playstation3 sulla linea di montaggio unito all'obbligo di applicare il calendario 2011** anche al 2012 e fino a nuova comunicazione. Stando alle proiezioni, questa strategia dovrebbe far ritornare la fabbrica competitiva già dal prossimo trimestre, quando verranno poste le fondamenta della fase due, ovvero la completa de-automatizzazione della produzione. Gli operai saranno reintegrati nelle attività di linea e smettaranno di lamentarsi di ricevere l'80% del salario per non fare nulla dalla mattina alla sera. Per l'Azienda sarà inoltre un enorme passo verso la modernità, seppur qualche osservatore faccia notare che il modus operandi diverge leggermente da quello dei competitors.
Ebbene, cosa cambierà a Mirafiori? Innanzitutto verranno sfornate non più di quattro vetture l'anno, che però costeranno 200 milioni di euro a pezzo (stando agli ultimi risultati di una ricerca pubblicata su Men's Mental Health, il mercato dei collezionisti con le rotelle fuori posto è in forte espansione). Secondo tale modello di business, l'Azienda spera di presentare un ROI inferiore ai 18 mesi e risanare il proprio deficit senza ricorrere per l'ennesima volta agli aiuti dello Stato.
C'è da dire che l'improvvisa "sterzata" su una piccola nicchia dell'alto di gamma non gioca a favore dei robot attualmente impiegati in fabbrica che, applicato il nuovo modello, vedono pericolante il proprio posto di lavoro.
Alcune sigle sindacali sono già insorte e hanno deciso di proclamare quattro ore di sciopero la settimana prossima. La FIOM - Federazione Italiana Operatori Motorizzati - ha inviato una delegazione di robot saldatori alla Conferenza Internazionale sulla Deambulazione Bipede (in foto un robot manifesta di fronte a due colleghi di Honda alquanto allibiti), accorgendosi solo all'ultimo che i saldatori non hanno bisogno di piedi.

* ricordiamo, per dovere di cronaca, che il 54% dei votanti si è dichiarato favorevole alla proposta contrattuale dell'Amministratore Delegato mentre il restante 46% si è dichiarato serbo
** calendario appositamente studiato dalla Direzione Risorse Umane per cui Capodanno viene di sabato, Pasquetta capita il 25 aprile e giorni di festa come il 1 Maggio e Natale sono domeniche

martedì 18 gennaio 2011

Il Teatro? NOOOOO!

A chi desideri trascorrere un sabato sera eccitante come pochi proponiamo un tuffo nella cultura giapponese.
Psichiatri di tutto il mondo si sono per anni interrogati sul fenomeno dei suicidi di massa non riuscendo però a spiegare innanzitutto per quale motivo un essere umano ricorra ad un gesto collettivo talmente estremo (considerando che oggi è possibile utilizzare Facebook per roba di questo genere), inoltre come mai casi di questo tipo si registrino esclusivamente nel Paese del sol levante, dove la mortalità per malattie cardiovascolari è a livelli minimi, i servizi di trasporto sono i migliori al mondo e Ruby è solo un linguaggio di programmazione.
E dai giù ad arrovellarsi il cervello con studi scientifici, incroci di dati, statistiche bayesiane, tutto inutile. Eppure la soluzione era a portata di mano. Sarebbe stato sufficiente farsi un giro su Youtube ed imbattersi in questo video per far luce sulla vicenda in un sol colpo, oltre che levante.

"Il Teatro No! Non l'avevo consideratoooo..". Cantava così Renato Zero, resosi conto di aver avuto per parecchio tempo in mano l'anello mancante che collega suicidi di massa, harakiri, arte del kamikaze e di non essersene mai accorto.
Ma che cos'è questo Teatro No?
"Ahò, carma, nun famo scherzi. Mica staremo a parla' de quella gran rottura de c****i con uno truccato da ricchione e che 'n ce se capisce 'n c***o?!", ci chiede al telefono Renato. No. Può stare tranquillo, nessuno vuol farLe concorrenza. Quello cui Lei si riferisce è il Teatro Kabuki, una mera "volgarizzazione" del Teatro No. Nel Teatro No vengono indossate delle maschere e la trama, oltre ad essere liberamente interpretabile dallo spettatore grazie alla quantità industriale di omofoni che la lingua giapponese offre, presuppone anche un'elevata cultura di chi segue la rappresentazione, associata ad una sovrumana dose di pazienza.

Preparandovi all'attacco narcolettico che vi vedrà protagonisti indicativamente al secondo minuto di visione - attacco cui è possibile porre rimedio con una flebo preventiva di guaranà - vi invitiamo a sorbirvi tutti i 9 e passa minuti di recita: non vi sarà difficile immergervi nel profondo dell'intreccio ed immaginare i commenti del pubblico nipponico, in una qualunque notte di mezza estate del XVI secolo, una volta fuori dal teatro:
Sakutaro: "'mazza, era parecchio che nun me tajavo co’ ‘na commedia così..." (Sakutaro parla in dialetto di Okinawa)
Noritoshi: "We nani, guarda che non era una commedia, era una rappresentazione drammatica..." (Noritoshi è di Osaka trapiantato a Tokio)
Sakutaro: "No, guarda, me possino cecamme, era ‘na commedia, alla fine rideveno tutti a crepapelle, c’aveveno le lacrime all’occhi..."
Noritoshi: "No, fidati, era drammatica: stavano tutti piangendo."
Takamuku, arrivando di corsa: "A raga’, ha' sentio che rutti ch'ha fatto?" (Takamuku invece ha chiari origini marchigiane, altro che di Okinawa)
Gli altri: "Eh?"
Takamuku: "...Ma n'era 'na gara de rutti?"
Noritoshi: "No, era una rappresentazione drammatica!"
Sakutaro: "NO, era 'na commedia!"
Noritoshi: "NO!"
Sakutaro: "NO!"
A questo punto, tutti e tre, giunti ad un punto morto della conversazione, non intravedendo alcuna via d’uscita estraggono all'unisono la propria katana e con una velocissima tecnica di Iaido si tagliano vicendevolmente la testa.
L'indomani sul giornale: "Suicidio di massa dopo il concerto di Renato Zero."

giovedì 13 gennaio 2011

Regali di Natale

Durante le ultime festività natalizie sono giunte in redazione numerose letterine di auguri da parte dei nostri lettori. Una di queste riportava i più calorosi saluti da un affezionato seguace della blog-testata: "Carissimi amici di Informazioni Riservate, [...] è possibile che, in quasi 5 anni di attività, non siate mai riusciti a trovare il tempo di chiudere una volta per tutte?". Ringraziamo di cuore e di pancreas il Sig. Spinalavacca per l'ottimismo che solo le sue missive e, forse, quelle all'antrace sanno infonderci.

Prendiamo spunto dall'ultimo articolo per rendere pubblica la classifica stilata dall'Osservatorio Nazionale Regali Innovativi di Natale sui regali più innovativi ricevuti durante le ultime festività dai partecipanti all'Osservatorio Nazionale Partecipanti ai Sondaggi dell'Osservatorio Nazionale Regali Innovativi di Natale.
Al primo posto si è piazzato il Cinect per XBox, il gadget del momento, amato soprattutto dai più piccoli. Il Cinect non è altro che un rivoluzionario tipo di controller per console: un cinese che manovra un joystick replicando alla perfezione i movimenti che effettua l'ebete davanti allo schermo. Ci dicono che è molto apprezzato nei giochi sparatutto, dove il cinese si becca le eventuali pallottole indirizzate al giocatore.
In seconda posizione troviamo un evergreen sulla cresta dell'onda da parecchi lustri, la Smart Box, ovvero un pacchetto vacanza a tema. Quest'anno è andato a ruba il pacchetto "Un weekend a Tallinn" (in foto).
Al terzo posto sale Miracle Blade, l'unico coltello che consente di sminuzzare l'uranio e di inserirlo nella padella per il soffritto senza farsi venire le lacrime agli occhi; l'unico coltello che riesce a tagliare un altro Miracle Blade, funzione ritenuta utilissima da alcuni chef. Si vocifera che il valore di mercato, fino a novembre, fosse di circa due milioni di euro, ma SOLO per il periodo natalizio, si è trovato in esclusiva in tutti i negozi a 3,99€.

mercoledì 12 gennaio 2011

Catalogo premi

ENI ti premia: con 2000 punti anche tu potrai diventare Ministro delle Infrastrutture della Repubblica Democratica del Gandia. C'è da dire che da qualche tempo l'Ente ha ingranato un'altra marcia per quanto riguarda il catalogo premi. E pensare che l'anno scorso, per aver totalizzato 50.000 km, abbiamo ricevuto un treno di pneumatici da nebbia, articolo della cui utilità si sta ancora ampiamente dibattendo. Fortuna che, in omaggio all'omaggio, c'era anche un comodissimo porta-porta-pacchi (vitale nel caso in cui non si sappia come trasportare il porta-pacchi).

giovedì 6 gennaio 2011

L'inglese per coatti

English for young urban working class people with vulgar and sometimes violent behaviour.

Da troppo tempo, ormai, è evidente che l’inglese insegnato nelle scuole italiane non si discosta da un idioma banalmente scolastico e innaturale. Il nostro nuovo centro linguistico intende affrancare gli studenti italiani da questa condizione di semi-ignoranza che li pone a disagio e in manifesto svantaggio rispetto ad altri parlanti non nativi e particolarmente abili quali gli Olandesi, gli Svedesi e gli altri Scandinavi in genere. Per fornirvi un’idea del nostro corso e darvi modo di comprendere le differenze tra il nostro e il comune insegnamento della lingua inglese, vi proponiamo un esempio di tema svolto in italiano e, di seguito, la sua traduzione in inglese autentico.

Tema: Oggi nevica
A professò, ma quale nevica? Ma che s’è bevuto er cervello? Fori c’è ‘r sole da ‘na settimana e, a parte ‘na spruzzatina da gnente er ventisei scorzo, so’ du’ anni che ‘n città nun nevica più. Si propio vo’ vedè du’ fiocchi come Dio commanna deve da annà ‘n montagna, cià presente? Scerga puro quella che je pare: Monte Rosa? Monte Bianco? Cervino? No, ce sta solo l’acqua. Ah ah.

Essay – Today it’s snowing
Hey teacha, but what snow and snow? Did ya drink your brain or what? Outside there’s the sun since a week ago and, apart from a little meaningless flurry last month on the 26th, in town it has not been snowing for two years. If you really want to see two flakes as nature intended, you gotta go to the mountains, d’you no? Make yo’ choice among’em: Monte Rosa? Mont Blanc? Matterhorn? No, there’s only some water*. Ha ha.

* Gioco di parole intraducibile in inglese.

Dr. Mario Kraus Johnson

domenica 2 gennaio 2011

Tensioni Diplomatiche

In risposta alla decisione di Inacio Lula da Silva, il quale ha rifiutato l'estradizione in Italia di Cesare Battisti, il Governo italiano ha fatto sapere che porrà a sua volta il veto sull'estradizione in Brasile del latitante Alfredo Baglioni, sulla cui cabesa pende una taglia XXL per duplice violazione del Codice della Strada. Il centauro è accusato infatti di aver circolato in moto su una corsia preferenziale nel centro di San Paulo indossando un casco di banane non omologato (in foto ne vedete uno omologato). Fermato sul posto dalla Policia Muniçipal ed invitato a saldare immediatamente la contravvenzione, Baglioni ha sfruttato un momento di distrazione delle Forze dell'Ordine per saltare in sella e darsela a ruote intonando la hit del momento "Passerotto non andare via...dos". Questa ingegnosa bravata gli è costata anche un'accusa di vilipenji a Publico Ofiçial. A poco sono valse le ingiunzioni fatte pervenire al criminale, che ha già provato più volte a sottrarsi alle maglie della giustizia brasiliana spacciandosi per un omonimo e organizzando concerti musicali con il solo scopo di appellarsi alla norma sul legittimo impedimento. L'attuale situazione diplomatica instauratasi fra i due Paesi accresce quindi la speranza di Baglioni nella prescrizione del reato, dal momento che le Autorità brasiliane, non ottenendo l'estradizione, potrebbero verosimilmente inoltrare il caso alla Magistratura italiana.