Povero il Presidente Marrazzo. Non lo invidiamo proprio. È stato sgamato, è stato costretto ad dimettersi (il certificato medico per “herpes simplex analis” non è durato per più di tre giorni), ha speso 90.000 euro, con il risultato che la gente dice pure che ce l’ha chiacchierato. A Roma c'è un detto: “meglio frocio che laziale”. Se Marrazzo fosse anche di fede biancoceleste ce le avrebbe tutte lui, considerando le ultime prestazioni della squadra di Lotito.
Sorte diversa per il suo trans di fiducia, Natalie. “Gliel'avevo detto a Pierino che ultimamente stava frequentando gente strana, ma lui ha fatto orecchie da mercante. Io non ho insistito perché sono una persona riservata” è stata l'unica dichiarazione rilasciata ai giornali, prima che comparisse una sua rettoscopia su TGCOM.
Ad esser sinceri, nelle alte sfere la voce girava già da tempo. Pubblichiamo un estratto dall'intervista rilasciata da Silvio Merli Scotti all'emittente francese Radieux Moi Aussi di lunedì scorso. “È stato circa due settimane fa quando ho incontrato Piero per l'ultima volta, ad un aperitivo cocktail organizzato dall'Associazione Alcolisti Anonimi. Lui era lì in rappresentanza della Regione Lazio, che vanta numerosi iscritti fra i suoi dipendenti, considerando la qualità dei servizi che offre quotidianamente ai propri cittadini. Beh, mi ha detto: “Ultimamente c'è una marea di lavoro. Mi sto facendo un culo così”. Mai avrei pensato che le due frasi fossero totalmente avulse l'una dall'altra.”
Anche il Premier è venuto a sapere di un fantomatico filmato girato da quattro carabinieri nell'abitazione di Natalie in cui, a detta loro, compariva una striscia di coca vicino ad una bambola voodoo con un fallo di gomma su cui stava in equilibrio il tesserino di Marrazzo. Un rebus infernale. “Caro Piero”, ha esordito Berlusconi nella telefonata al Presidente della Regione, “hanno provato a vendermi questo filmato, ma sappi che nulla verrà pubblicato sui miei giornali”. Poi ha chiamato immediatamente il Messaggero, imitando la parlata brasiliana (lui con le imitazioni va forte): “Jao un filmao del Presidenji della Rejio' Lassiu, me cunsenji”. Fortuna ha voluto che questo filmato fosse stato registrato da carabinieri, quindi si è scoperto essere interamente buio: si sono scordati di togliere il tappo dall'obiettivo della cinepresa.
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