Per cortesia dateci una mano. Genova sta bruciando, centinaia di ettari in fumo. No, no, non è come pensate voi, il problema è un altro: non sono le esalazioni di CO2 che minano la salute della fauna del luogo - umani compresi -, né tantomeno un pezzo di verde che viene distrutto da un alito di vento. E non parliamo neanche del pericolo corso dalla popolazione del luogo; lungi da noi, mica siamo matti. Non ci sogneremmo mai di perderci in dettagli di contorno. La tragedia è che Gino Paoli ha speso 100 euro di acqua. "I pompieri non ce l'avevano, ho dovuto dargliela io". Questo ha dichiarato ieri sera al TG1. "E meco....": un giudizio critico si leverebbe dalla Capitale, riprendendo versi settecenteschi. "Te sta' quasi a brucia' casa, 'sti poracci stanno a rischia' la vita pe sarvatte 'a colleZZione de lombrichi affumicati (prego notare la doppia 'z' che rimanda vagamente a Goldoni) e vai a penza' all'acqua???". Non possiamo dar loro torto stavolta, anche se non siamo soliti abbassarci ad un registro tanto naif. Per farci perdonare quindi, abbiamo deciso di aprire un fondo Paypal, "... La mia stanza non ha più pareti ma... ALBERI..."
D'altronde il grande Paoli si può permettere queste spese, dopo aver costruito, come dice Elio, Gino Paoli un impero sulla tristezza: "un impero conosciuto come Impero di Gino Paoli". Impero che, detto inter nos e milan vos, confina con la Contea di Marco Masini e il Ducato di Aznavour.
RispondiEliminaMario Kraus