Dobbiamo ringraziare Google - non senza una buona dose di sorpresa da parte nostra -, per non aver cancellato il nostro blog, abbandonato alle ragnatele per circa due anni (nel vostro sistema di riferimento spazio-temporale). E sì che Google ne avrebbe avuto ben donde, data la sequela di sventure di cui è stato reso (o resa) vittima negli ultimi mesi ma di cui siamo venuti a conoscenza in queste ultime ore, dopo aver scaricato le ultime wikinews. Abbiamo letto di dipendenti inghiottiti dal mare, colpiti da malattie incurabili; non per ultimo un tecnico il quale, durante un attacco di narcolessia, è caduto nel frullatore acceso e non ha fatto in tempo a staccare la spina prima che fosse troppo tardi. Anche i server non paiono godere di salute e fortuna migliori. Una settimana fa l'ennesimo blocco del servizio di posta ha lasciato sbigottite le migliaia di utenti desiderosi di leggere l'ultima newsletter sull'estate focosa di Barbara Chiappini. Beh, passi per i dipendenti, ma quello della mancata newsletter è un volontario ed immotivato atto becero nei confronti di brava gente, di un certo livello taluna, che ha scelto di spendere zero euro per avere una casella di posta da sette gigabyte e passa. Non lo possiamo accettare, amici di Google. Ed ora abbeveratevi nel profondo mare dell'incompetenza informatica di cui vi rendete quotidianamente protagonisti. Povera Italia.
Hey, ma questo non è il post n. 100? Io festeggerei! :-)
RispondiEliminaGuarda caso abbiamo proprio festeggiato con Google. Ironia del destino.
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