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sabato 12 settembre 2009

L'ora della gentilezza

Abbiamo riposto la nostra navicella spaziale. Ci siamo accorti, con nostro grande stupore, che i prezzi sono diminuiti sensibilmente da quando abbiamo issato l'ancora per il nostro rilassante viaggio alla velocità della luce. Alla sosta lunga di Fiumicino siamo riusciti a risparmiare addirittura il 30%, non considerando le numerose ed allettanti offerte che riempivano gli schermi elettronici a scorrimento e di cui abbiamo piacevolmente usufruito. Una recitava così: "Non hai un veicolo da parcheggiare? No problem. Te lo regaliamo noi". Incredibile. Un'ora fa (nel nostro sistema temporale) sul cartellone sarebbe stato scritto: "Il parcheggio non ti serve? Non hai una macchina da parcheggiare? E allora che diavolo ci sei venuto a fare a Fiumicino, morto di fame che non sei altro???". Ma i tempi sono cambiati, apriti cielo: in Italia si inizia a respirare aria di gentilezza e cortesia, come il nostro rude popolo non è mai stato avvezzo, la storia ce lo insegna. "Passa a Vodafone: ti regaliamo due decenni di interurbane no stop e anche la moglie di Totti". Era da tempo immemore che aspettavamo questo momento (non ci riferiamo ad Illari): è stato sufficiente fare un balzo di due soli anni in avanti per trovare un ambiente accogliente ed elevato come un lounge bar di Montecarlo a ridosso del dinner time. Sul tram è capitato di pestare il piede ad un signore che si è scusato: "credo di aver erroneamente messo il piede sotto il suo". Una signora, colpita da un vaso piombato giù dal secondo piano, si è rialzata con un evidente trauma cranico e così ha sentenziato: "l'ho sempre detto che questa diavoleria di gravità ci avrebbe portato allo sfacelo". Beh, questa non è gentilezza, è rincoglionimento.

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