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lunedì 7 settembre 2009

Il ritorno di Pino Pacifico

“E ha ragione ancora una volta Pino Pacifico, allenatore in incognito della nazionale di calcio sotto il falso nome di Claudio Lippi: proprio vero, gli azzurri e le loro partite fanno a noi lo stesso effetto dei rimproveri di Norma ai goliardi. D’altronde la vasta scelta di ieri sera (Georgia – Italia, San Crepazio – Brindisi e Atletico Durazzo – Cambogia) aveva messo in imbarazzo parecchi spettatori, perennemente indecisi ogniqualvolta che la nazionale italiana decide di fare una partitella e qualche cameraman la riprende. Ma alla fine il 90% di share ha premiato la vittoria inattesa dell’Atletico Durazzo, fatto comprensibile perché, da una parte, l’Italia ha affrontato la Georgia per la quindicesima o la sedicesima volta negli ultimi dieci anni e, dall’altra, il San Crepazio è notoriamente squadra poco combattiva.
Restano un paio di questioncelle da chiarire: dopo quest’incontro Kaladze entrerà a far parte dei bomber della nazionale italiana senza passare dal via? Hai voglia infatti a trovarne altri che segnino due reti in questa squadra; e ancora: in vista dell’interessantissima gara con la Bulgaria, ora che siamo avvertiti, dovremo dedicare a Lippi e ai suoi scagnozzi almeno il pensiero del mattino e della sera (sperando che ci faccia grazia almeno di quello del pomeriggio)? Per concludere: a chi ha sibilato che ci interessano solo i mondiali e le Confederation Cup, ma bisogna prima superare il girone iniziale per arrivarci, diciamo perplessi che in fin dei conti chi gioca le partite (e chi ci guadagna) non siamo noi. E a chi ci ha fatto presente che la Georgia non è il Brasile rispondiamo che la Georgia non è neppure l’Egitto, altrimenti ieri le cose sarebbero andate un tantino diversamente. T’è capì caro Pino?”
Mario Kraus

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