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venerdì 31 marzo 2006

Finocchi per Tutti

Dal Corriere della Sera:

Vladimir Luxuria, candidata del Prc alle politiche, ospite a «Era la Rai 21.15» ha denunciato un'aggressione: «Era già successo ad Ardea, ma a Guidonia si è trattato di una cosa più grave. Sono arrivata dove dovevo tenere il comizio e c’erano una quindicina di uomini, tra cui Cipriani e Lombardo, ex consiglieri di Alleanza Nazionale - ha detto Luxuria -. Hanno srotolato uno striscione con la scritta "Ieri falce e martello, oggi falce e pisello" e poi avevano dei finocchi che hanno lanciato come se fossero dei sassi. Io ho schivato per un pelo uno di questi finocchi volanti e non c’era la polizia. Le forze dell’ordine sono intervenute dopo 45 minuti»

Povero Signor Guadagno. Povero. Gli hanno dato del finocchio. vabbè, gliel'hanno tirato, ma è la stessa cosa... Quel che non riesco proprio a capire è come quelli di destra non si siano ancora abituati ai trans che vengono schierati a sinistra: Vladimir Luxuria, Helena Velena, Rosy Bindi...

giovedì 30 marzo 2006

Briscopa

Tra i dolci ricordi di giovinezza c'è ancora un posto per la briscopa, uno dei giochi che han segnato la nostra esistenza. Le sue regole sono, com'è ragionevole e intuibile, il risultato d'una commistione tra scopa e briscola. I punti comprendono quelli d'entrambi i giochi, e si può prendere con una carta di valore equivalente a quella giocata dall'avversario o con una del seme di briscola. Fzzz'fzzz'scricch!. Scaracch. Acciughe nel brodo per quattro persone. Ingredienti: acciughe a sufficienza per quattro persone.. Ehm,. Scusate, c'è un ritorno in cuffia (vai, siamo il primo blog con le interferenze), forse si è inserita Cucina Amica, il numero di ottobre. Dicevamo della briscopa, un gioco molto coinvolgente in cui crach! croch! boing, boing! è in edicola il nuovo numero di Puntocroce con le tecniche migliori per chi vuole cimentarsi in due diritti, un rovescio e poi una bella volée incrociata per mantenere il servizio. È uscita anche una nuova rivista apolitica intitolata 'Noi comunisti' Strappp. È finito lo spazio.

Mario Kraus

mercoledì 29 marzo 2006

Scarso Successo

Basta... Adesso basta parlare di politica. Parliamo piuttosto di un genio della lampada che una volta mi disse: "Puoi scegliere: o avere una memoria da elefante oppure un pistolone da cavallo...". Ahò, lo sapete? Mica mi ricordo cosa ho risposto... Mah, vabbè. Stephen King, questo sconosciuto. Vi domando: quali sono i romanzi meno popolari dell'autore? E' stata stilata una classifica dalla F.I.C.A. (Federazione Italiana Classificatori Associati):

  1. L'uomo che morì di vecchiaia
  2. Come Cujo ottenne il suo peso forma
  3. Eccone un altro che ho sfornato in un pomeriggio
  4. Il vampiro macrobiotico
  5. Il terribile bagno senza ricambio d'aria
  6. Il tizio che accidentalmente mise il latte scaduto nel suo caffè - non lo ha bevuto ma cosa sarebbe successo se l'avesse fatto?
  7. La parte più pericolosa di questo libro è la mia foto sul risvolto di copertina
  8. Dentro la cucina dal McDonald's all'ora di punta
  9. L'orrendo rotolo di carta igienica fatto di carta vetrata
  10. Christine il pandino infernale

martedì 28 marzo 2006

Viva la Sincerità

Campagna elettorale a colpi di manifesti e simboli. Non si era mai vista una cosa del genere in Italia. Fino a qualche anno fa votavamo nei cartoni della Ferrarelle e invece, chi l'avrebbe mai detto?, pare siamo diventati un paese civile, con Luxuria e Platinette che si fanno la guerra per andare in Parlamento. Davvero, chi l'avrebbe mai detto. Sob. Già, Vladimir e Platy. Il vero scontro è nelle retrovie. I due signori reali e distinti che vediamo in televisione a sparlare l'uno dell'altro sono solo la punta dell'airbag della vicenda politica italiana. E' bene che lo sappiate. E, mentre negli avamposti si combatte a son di falsità, dietro ai grandi personaggi si cela un mare di onestà, intellettuale e non. E noi ovviamente non ce ne accorgiamo, facendo finta di avere sugli occhi due Teneroni di Casa Modena. La Censura, deviata da un perbenismo dilagante, lavora alacremente... troppo. Lo abbiamo visto ieri con Rocco e Cicciolina, ne abbiamo una conferma oggi col Signor Guadagno, il quale ribadisce la propria candidatura nelle liste, dimostrando la sincerità di cui è campione. E la Censura... zac zac... avanzando peraltro motivazioni inconsistenti: il viola e il rosso insieme non stanno bene. Aridatece i cartoni della Ferrarelle.

lunedì 27 marzo 2006

Abbassiamo i Toni (Tammaro)

L'invito del Presidente della Repubblica Ciampi a moderare i toni del dibattito politico è stato recepito da entrambi gli schieramenti. Berlusconi: "Il Presidente Ciampi ha perfettamente ragione. E noi daremo il buon esempio. Ma dovranno moderare i toni anche Prodi e i suoi danti causa bastardi comunisti di merda". Prodi: "Sono d'accordo con il nano mafioso. Moderiamo i toni... e portiamo l'Italia in Europa, se facciamo in tempo". Quindi, cari signori, adesso possiamo stare tranquilli. Finalmente potremo assistere ad un dibattito politico senza offese, senza urla e senza illazioni. Intanto Berlusconi coglie l'occasione per fare marcia indietro, cercando di recuperare l'elettorato dell'altra sponda, resosi conto anch'egli che le crociate contro gli omosessuali non portano a nulla, soprattutto se non si usano i fucili. E così ha convinto Platinette, noto principe del foro (non perchè sia avvocato), a scendere in campo a suo fianco, per provare, se non altro, a strappare un po' di voti a Vladimir Luxuria. Chissà se la nuova trovata elettorale avrà successo? E chissà se Luxuria risponderà a tale affronto? Lo scopriremo solo vivendo.

sabato 25 marzo 2006

Campaign o'Cats! (è inglese, non napoletano)

Quando le cose vanno male si usa dire che vita da cani, ma non è che la vita da gatti sia poi tanto meglio, come può confermarvi l'espressione accorata del felino qui fotografato e intervistato. E il guaio è che, con tutta probabilità, in futuro le cose non miglioreranno affatto: il dibattito politico che infuria in questi giorni non si è mai soffermato nemmeno per un minuto sugli innumerevoli problemi che affliggono il gatto, inteso come categoria: il riscaldamento, le unioni di fatto con altre specie, la miciocriminalità e i peli superflui (non nel caso del felino immortalato nella foto): infatti in questi giorni non si è sentito nessuno che abbia almeno promesso più sedie per tutti o la felinità pagata dallo Stato. Perciò i gatti più rappresentativi (Tom, Silvestro, Panceri, Miao Tse Tung) hanno spedito alcune lettiere ai giornali in segno di protesta e, pulcis in fundo, hanno anche preso una posizione politica precisa, dichiarando di trovarsi totalmente d'accordo con Luxuria e Grillini (benché questi ultimi appartengano a una specie diversa) perché anche a loro non piace la topa.

Mario Kraus

venerdì 24 marzo 2006

Fish and Chips

Il MOIGE avrà da fare tutto il giorno. Ancora non l'hanno visto, i signori censori. Meno male, prima di mostrarglielo li faremo mettere a sedere e li costringeremo a ingoiare tre pasticche di valium innaffiate con un po' di camomilla, tanto per evitare infarti o cose del genere. In quest'epoca di dibattiti all'ultimo sangue, di guerre di manifesti, di discussioni cronometrate, non poteva di certo mancare la risposta allo spot di Rocco Siffredi. Anche la Findus ha deciso di far scendere in campo l'ex-onorevole (onorevole perchè era al Parlamento, non per altro) Cicciolina. La quale torna alla ribalta senza se e senza ma, decantando le proprie doti di profonda conoscitrice di... usi e costumi della gente. Beh, forse più di usi, perchè di costumi ne ha visti pochi, considerando i film in cui ha recitato. La nuova campagna pubblicitaria siamo sicuri susciterà non poche critiche. Anche se, tutto sommato, in televisione si vedono cose peggiori.

giovedì 23 marzo 2006

Tutti al Mare

Con questo bel tempo a chi non viene voglia di mare? Quest'anno ho deciso di trascorrere vacanze riposanti, a contatto con la natura selvaggia e con la solitudine. Per ritrovare me stesso, la mia integrità, il mio sostrato interiore. Si contano sulle dita di mezza mano le spiagge che vorrei visitare. Mi piacerebbero un po' fuori mano, non so come spiegarmi. Rimini e Riccione mi hanno stufato. Mi serve un po' di relax, lontano dalla folla, senza tanti schiamazzi nè confusione. Vorrei un luogo tranquillo, poco frequentato, dove poter ascoltare il vento che accarezza la sabbia, dove potermi sdraiare e volgere lo sguardo al sole. Da solo, sperso nella natura. Ho scelto Lloret. Che dite? Va bene? Troppo isolato forse?

mercoledì 22 marzo 2006

Archivi Vaticani

Nuova interessante scoperta negli archivi Vaticani. Uno studioso ha trovato una vecchia fattura datata 10 maggio 1823, rilasciata da un restauratore che aveva lavorato nella monumentale basilica di San Pietro.
Ecco il documento:

IMPRESA: RESTAURI E DECORAZIONI, VIA XXXX N. IV. ROMA.
Roma, 10 maggio 1823
Descrizione dei lavori:
1. Rinnovato il Paradiso, £. 2,50
2. Rifatta la barba al Padre Eterno, £. 4,00
3. Rinfrescata la piaga a San Sebastiano, £. 2,50
4. Rifatta la coda al porco di Sant' Antonio, £. 3,50
5. Ritoccato il seno a Sant' Eufemia, £. 3,50
6. Messo un nuovo corno a Mosé, £. 2,50
7. Passata una mano sul didietro di Sant' Anna, £. 4,80
8. Restaurate le palle di San Bartolomeo, £. 3,00
9. Otturato il buco a Santa Brigida. £. 4,00
10. Lucidata la cappelletta di San Domenico, £. 4,35
11. Allargata la nicchia di Santa Lucia, £. 5,50
12. Raddrizzata la verga a San Cristoforo, £. 3,75
13. Fatte diverse limature a Santa Filumena, £. 6,00
14. Ripulito l'uccello di San Francesco, £. 3,25
15. Tolte le ragnatele sul davanti di Santa Chiara, £. 4,00
16. Fatta una nuova sega a San Giuseppe, £. 3,00
17. Introdotta una canna nell'organo di Santa Cecilia, £. 4,35
18. Sistemato il sedere a un angelo dietro all'altare, £. 3,50
Considerata la precisione dei lavori - al saldo £. 69,00
Firmato: il Restauratore

martedì 21 marzo 2006

Semo SARVI!

A rega', se semo sarvati. Era falsa la notizia secondo cui Stefania Nobile aveva preso la decisione (cogitata non poco) di "interpretare" un film di Riccardo Schicchi. La settebella ha dichiarato con la sua solita spocchia: "una volta tanto ho voluto strumentalizzare io la stampa, tiè". Ma ben venga. Siamo davvero felici di questo. Strumentalizzala quanto vuoi, l'importante è che sia stato soltanto uno scherzo. Pensando a ciò che ci avresti riservato, cara Stefania, non possiamo non essere contenti nonchè orgogliosi di aver abbattuto tre foreste pluviali per una notizia priva di qualsiasi fondamento. Fidati. "Perchè, ragazzi, non solo Eva Henger sa fare bene l'amore... anche io sono brava!". Ti crediamo, ti crediamo. Nonostante tutto. Oramai siamo abituati a vederti davanti al giudice: ecco, non rovinare l'immagine che ti sei creata con tanti sacrifici e con tanto sudore. Non buttarti via, Stefania! Fallo per te, fallo per mamma. Fallo per noi. Fallo per la Juve. E te pareva. Arbitro cornuto!
Detto fra noi, secondo me c'è qualcosa sotto. Sussiste il dubbio, in effetti, che il MOIGE abbia messo in pratica il tanto temuto metodo della guerra preventiva e si sia opposto ante litteram al primo ciak, ricorrendo ad ogni azione legale possibile immaginabile. Il MOIGE si è fatto forte dell'entusiasmo provocato dalla censura dello spot di Rocco Siffredi, in cui il pornoattore decantava le doti indiscusse della patatina. Una volta tanto, qualcuno era riuscito a mettere tutti d'accordo, destra, sinistra, popolo dei "no", laziali, romanisti, multinazionali, "no global", Chiesa... e invece no, ha vinto il solito spirito dicotomico italiano, sempre qualcuno che rompe i coglioni.

Problema Casa


Il mercato immobiliare è fermo. Inutile starci a girare intorno. E il problema dei prezzi troppo alti si fa sentire anche nei piccoli centri. Oramai la gente è inviperita: non ne può più di esborsi esorbitanti e di richieste ai limiti della decenza. Allora si vendica come può e manifesta il proprio dissenso in loco. Quello che vedete è il risultato di una politica immobiliare totalmente sbagliata. Inutile dire "più case per tutti" e poi mi vai a tassare la quinta casa. Ma come ti permetti?! E poi la casalinga di Voghera che vuole comprarsi una cantina a Pitigliano per adibirla a bevitoio al Settembre Divino la deve pagare miliardi (di Euri, s'intende). Così non va.

lunedì 20 marzo 2006

Niente foto oggi

E ti pareva che non c'erano problemi sui server. Guai a sperar di trovare un blog che funzioni al cento per cento. Ci si resta scottati. E avevo anche moltissime idee in testa. Peccato. Sarà per domani. Intanto consoliamoci con Silvio gamba-di-legno e con Diego della Vega-Valle, che hanno preso parte alle registrazioni di "Uomini e Donne" con Maria de Bortoli. Chiunque abbia da dire qualcosa la dica ora o taccia per sempre.

giovedì 16 marzo 2006

Moralisti Anonimi

Per cortesia... adesso mettiamoci tutti in cerchio... spostate le sedie... posizionatele così... perfetto... no, non così strette, altrimenti non entriamo tutti... ecco... ok... mettiamoci a sedere... prendiamoci per mano... chiudiamo gli occhi... respiriamo... ancora... adesso no... ora sì... adesso no... ora sì... ok, avete capito come fare... visualizzate un'immagine tranquillizzante... un prato fiorito... con il vento che accarezza le margheritine di campo... ah... cielo blu... qualche nuvola candida all'orizzonte... ohhhhh.... così... adesso apriamo gli occhi... un altro respiro... e... tutti insieme... facciamo outing... chi inizia?... dai... suvvia... non fate i timidi... dai... ... allora forza... inizio io... così almeno rompiamo il ghiaccio... quando ho consegnato il simulatore instruction level al professore in realtà non avevo testato la simulazione della memoria cache... ma gli ho detto che funzionava alla perfezione... ecco... l'ho detto... non ce la facevo più a tenermela dentro 'sta cosa... a qualcuno dovevo dirla... avete visto quant'è semplice?... forza, adesso tocca a voi... chi? Ministro Calderoli?... bene... ci dica tutto... tutto ciò che vuole... intanto qui nessuno è qui per criticarla... non ci sono giornalisti infiltrati... non ci sono comunisti... stia tranquillo... ok... quale legge?... ah... quella che ha fatto lei?... sì sì ce l'ho presente... come?... una porcata???... vabbè su, adesso non si metta a piangere... non tutte le ciambelle riescono col buco... la prossima cha farà sarà migliore... forza... adesso a giro andiamo ad abbracciare il Ministro, suvvia ragazzi... ecco... sì... allora, qualcun altro ci vuole dire qualcosa?... sì... lei chi è?... è nuova?... ah... vabbè... ma il corso è iniziato da tanto tempo... come mai non è mai venuta?... ... ah... però!... mmm... va bene, se l'ha detto il giudice... è giustificata... allora, ragazzi, diamo il benvenuto alla nostra nuova amica... a... scusi... come si chiama?... Stefania.. che bel nome... e insomma cos'ha da dirci?... sì sì, si alzi in piedi... lei ha fatto del male a tanta gente? ohhh suvvia, non ci credo... come fa una signorina dall'aspetto così gentile far del male a delle persone?... ah... se lo dice lei... va bene... e cosa vuole fare per farsi perdonare? ... ... ... Vuole fare l'attrice porno??!?!?!... E come mai?... ah... siccome per tanto tempo l'ha messo nel sedere a tanta gente adesso vuole invertire i ruoli?.. beh, contenta lei... va bene... allora a turno ci alziamo, andiamo da Stefania e... Ministro... Ministro... si tiri su subito i pantaloni!!!... cosa ha capito?... andiamo da Stefania e la ABBRACCIAMO...

mercoledì 15 marzo 2006

Sesto Senso

Vi sentite più soddisfatti della vita dopo il confronto di ieri sera? Io sì. Perchè l'Inter ha vinto e si è qualificato per i quarti di finale. Per tutto il resto, ni. Nel faccia a faccia fra i due signori reali e distinti non ha vinto nessuno, guarda caso. Per il Manifesto ha vinto Prodi, per il Giornale ha vinto Berlusconi. Bella scoperta.
Fatto sta che la parte più succulenta, cui non tutti hanno avuto il piacere di assistere, è stata - come spesso accade - il fuorionda. Per ovviare all'errore madornale commesso dalla Rai (vedi il post di ieri), gli autori hanno pensato bene di cospargere le sedie dei contendenti con due dita abbondanti di attack e di staccare i microfoni in modo alternato. Un'ottima trovata, sommata ad un accorto uso delle telecamere. Altrimenti il pubblico si sarebbe trovato di fronte scene a dir poco raccapriccianti, ma per cui l'aver perso la prestazione dell'inter non avrebbe costituito un peccato mortale. I telespettatori non hanno potuto godere la scena in cui Prodi, con sforzo sovrumano, allunga le mani verso il suo avversario politico nel tentativo di strozzarlo. Com'anche il Berlusca che, in uno slancio kruscheviano, si toglie la scarpa e la sbatte sul tavolo, asfissiando i poveri giornalisti che, inebetiti dall'essenza emanata dal calzino blu a pallini del Presidente, se ne escono con quesiti a volte aridi, tralasciando temi ben più importanti. L'Iran e le quote rosa, domande scialbe che prevedono risposte scontate e poco caratterizzanti, avrebbero potuto benissimo lasciar spazio a temi come l'Iraq e gli stupefacenti. Ma lasciamo stare. Chi siamo, noi Italiani, per dire ai signori giornalisti cosa gli Italiani vogliono sentirsi dire dai politici?
Degno di nota è il battibecco nato prima della messa in onda su chi dovesse essere il primo a rispondere. Dopo un acceso diverbio, i responsabili arbitri hanno ritenuto opportuno mettere in un'urna due bigliettini e far estrarre il biglietto vincente ad un bambino, paradigma d'imparzialità e d'innocenza. Su chi dovesse scegliere il bambino è nata un'altra interminabile discussione. In conclusione, per tagliare la testa al toro, è stato ritenuto opportuno chiedere in prestito alla GDF le lavatrici sesto senso Whirpool, comunemente spacciate per "estrattrici automatiche di numeri del lotto". Alla prima estrazione è uscito il 66, alla seconda estrazione Prodi, una volta che gli addetti ai lavori si son presi la briga di togliere le palline coi numeri.

martedì 14 marzo 2006

Berlusconi vs. Prodi

E' da tempo che gli Italiani vogliono un confronto diretto sui veri temi scottanti e i problemi che affliggono il nostro paese. Primo fra tutti sapere se il Berlusca tifa per Costantino o Daniele. Il Premier risponderà: "Non mi sbilancio, altrimenti qualcuno potrebbe pensare che Canale5 è controllata da me, ma, se proprio dovessi essere sincero, Costantino mi sta un po' antipatico. Lo proporrò per il ruolo di Kapo". Poi quel che si potrebbe domandare a Prodi è se, dopo anni, ha capito finalmente che se l'Italia è in Europa non è per merito suo ma perchè ci è sempre stata. Gli si potrebbe chiedere anche perchè non abbia provveduto piuttosto a portare a termine quel che Garibaldi non ha terminato: unire la Sicilia all'Italia. Cavolo, solo tre chilometri, poteva anche farlo. Ci saremmo risparmiati una miriade di discussioni sul ponte sullo stretto (ecco, vedete?, lo dice la parola stessa, "stretto", che ci voleva a chiuderlo?). E invece no, quel testone di Prodi voleva unire l'Italia all'Europa. E spingi, spingi, spingi, per forza ci sono cresciute le Alpi. Ma che te spigni!
Stavo dicendo, gli Italiani non sono curiosi di conoscere i programmi politici dei due schieramenti, ma di sapere se Prodi e Berlusconi esistono in quanto entità separate oppure sono la stessa persona affetta da sdoppiamento di personalità. Eh sì, perchè questo è il dubbio sollevato da molti, visti gli innumerevoli rinvii al confronto diretto. Ecco, signori, abbiamo pubblicato la foto che testimonia che i due uomini sono reali e distinti. Il signor Guadagno vorrebbe tanto vederli coniugati, ma ci salvano le leggi matematiche: per nostra fortuna non sarebbero più reali, o meglio, se fossero reali sarebbero coincidenti, contro l'ipotesi del problema.
Gli Italiani ardono, sono ingordi, avidi, resteranno incollati al televisore tutta la sera, per vedere chi per primo infrangerà le regole ferree del confronto all'americana, e sopratutto, quante ne infrangerà. Contemporaneamente.
Manco a farlo apposta, nel turbine delle polemiche e delle puntualizzazioni, alla Rai si sono sbagliati e hanno copiato di sana pianta le regole del Wrestling all'americana. Quindi:
  1. Quando Prodi parlerà, Berlusconi non potrà prendergli la testa e sbattergliela sul pavimento. Potrà farlo solo se non fuoriesce sangue.
  2. Prodi non potrà accecare l'avversario politico, nè tirargli i capelli (anche per ovvi motivi fisiologici). Avrà il potere però di pestargli i piedi.
  3. Berlusconi non potrà strappare le guance di Prodi e metterle in vendita al posto della mortadella dello "zozzone" di Viale Kant, Roma, Italia, Europa (vedi Prodi???).
  4. Prodi non potrà dire a Berlusconi di essere un mafioso solo perchè vuole unire la Sicilia all'Italia.
  5. Berlusconi non potrà alzarsi ed andarsene.
  6. Prodi non potrà mettersi la parrucca dell'Annunziata lamentandosi del fatto che in politica ci sono sempre le stesse facce (ma nessuno dei due lo farà, statene certi. E non sto parlando di indossare la parrucca dell'Annunziata).
  7. Prodi non potrà usare Fassino a mo' di frusta.
  8. Le telecamere dovranno inquadrare soltanto Mimun o, ancor meglio, soltanto la valletta di Mimun (sperando che ce ne sia almeno una, visto che la pagheremmo comunque noi).
  9. Non valgono strangolamenti.
  10. Non rubare.
  11. Non commettere adulterio.
  12. Non desiderare alleanze d'altri.
Ecco, mi pare siano tutte. Pensavo di aver stabilito il record di regole infrante contemporaneamente. Ma dovrò ricredermi. Eh... sono ormai lontani i tempi in cui investii una vecchietta sulle strisce di notte e non la vidi solo perchè avevo i fari spenti, andavo a 180km/h ed ero ubriaco. Che nottata, quella. Nessuno mi disse nulla, com'anche per il fatto delle cinture non indossate o del sms che stavo mandando a mamma o del bicchiere d'acqua che avevo in mano per mandare giù quella pasticca, neanche i cinque amici che avevo sul sedile posteriore che porelli erano impegnati a togliere il sangue dal lunotto posteriore perchè il cadavere non aveva voluto saperne di entrare nel portabagagli. Vabbè, me ne farò una ragione.

lunedì 13 marzo 2006

Pericolo Truffa

Ho pensato di mettervi in guardia cosicché possiate evitare di rimanere vittime di questa incresciosa truffa. Non so quanti di voi fanno spesa all'IKEA, ma questo avvertimento può tornarvi utile, mettendovi in guardia da un subdolo raggiro capitatomi mentre mi trovavo nel parcheggio davanti ad un negozio IKEA e che potrebbe capitare anche a voi. Ecco come funziona la truffa: due bellissime ragazze sui 18 o 20 anni si avvicinano alla macchina mentre stai collocando nel baule i tuoi acquisti. Iniziano a pulirti il parabrezza con delle spugne, facendo quasi balzare fuori i seni dalle loro camicette strettissime, mentre lavorano. Quando alla fine le ringrazi e offri loro una mancia, declinano i soldi e chiedono invece un passaggio fino all'IKEA dall'altra parte della città. Acconsenti, e salgono sul sedile posteriore. Mentre guidi, cominciano a lesbicare una con l'altra. Quando poi arrivi al parcheggio dell'altra IKEA una di loro sale sul sedile anteriore e ti pratica una fellatio micidiale, mentre l'altra, a tua insaputa, ti ruba il portafoglio. Con questo biasimevole sistema, mi hanno rubato il portafoglio martedì, mercoledì, due volte giovedì, ancora una volta sabato, poi ieri e, probabilmente, di nuovo stasera...
STATE ATTENTI!!!

Campagna Elettorale

Continua la campagna elettorale dell'oramai noto/a Vladimir Luxuria. Dopo aver condannato gli atti di guerriglia urbana di Milano e aver dichiarato apertamente in un'intervista il suo sdegno verso ogni forma di violenza ("non fate la guerra, cari, fate l'amore... possibilimente con uomini..."), in risposta al trattamento becero ricevuto da Alessandra Mussolini nella trasmissione "Porta a Porta" del 9 marzo, l'ex... valletta ha dato vita ad una campagna pubblicitaria in vista delle prossime elezioni. Alla stessa stregua dell'attuale Presidente del Consiglio, Vladimir ha dato istruzioni ben precise: tappezzare tutte le città italiane di manifesti, fregandosene altamente del decoro urbano, e tenere peraltro tutti all'oscuro, compresi i capi del partito. Pare abbia paura, il/la caro/a Vladimir, di un commento del tipo: "Se non altro Berlusconi s'è fatto solo il lifting". Per questo il contenuto di tali manifesti è segreto, o meglio sarebbe rimasto segreto fino all'ultimo. Ma noi abbiamo gli agganci, abbiamo i Santi in Paradiso e i Dannati in Inferno.
Signore e signori, abbiamo il piacere di mostrarvi, in anteprima assoluta, i manifesti del Signor Guadagno che verranno affissi nella Capitale fra qualche giorno.

Berlusconi vs. Annunziata

Il fotogramma che resta dell'intervista di Lucia Annunziata a Silvio Berlusconi è implacabile. Con l'ex presidente della Rai, capo chino sulla scrivania e mani che cincischiano con qualche foglio, in silenzio a dominare l'inquadratura. E di fronte solo una sedia vuota e una voce fuori campo che ironizza: «E la Rai è controllata da me?». Il premier ha appena lasciato gli studi dove si registra In mezz'ora, trasmissione di approfondimento di Rai3, esasperato da quella che più che un'intervista pare fin dall'inizio un regolamento di conti. Con l'Annunziata, spesso nervosa e quasi sempre professorale, che interrompe, si perde in chiose ironiche e dà stucchevoli lezioni sulla libertà di stampa («vorrei avere il privilegio di essere una delle poche persone che la intervistano facendo domande...», «lei avrà altre situazioni, altri giornalisti...», «le domande qui in casa mia le faccio io»).

Ha fatto bene Berlusconi ad andarsene?
No

E concede a Berlusconi il più grande regalo che si potesse aspettare dopo questi ultimi giorni di affanno: tutte le ragioni per alzarsi dalla sedia dopo neanche venti minuti di registrazione e lasciarla lì, quasi imbambolata. Perché se davvero l'intento dell'ex presidente della Rai era quello di fare domande scomode avrebbe almeno dovuto aspettare di ascoltare le risposte e non esibirsi, pure con una certa spocchia, nella chiosa ironica di ogni frase («Caro presidente, diciamo che quello che dice è vero...») facendo tornare alla mente l'evidente fastidio con cui in Viva Zapatero! replicò a Sabina Guzzanti che le chiedeva conto della cancellazione di Raiot. Una querelle, questa, di cui mercoledì si occuperà pure il Cda della Rai («Tanti giorni per un filmato di venti minuti», ironizza il portavoce del premier Paolo Bonaiuti; «Decideremo rapidamente», assicura il direttore generale della televisione di Stato, Alfredo Meocci).
D'altra parte, che non sarebbe stata un'intervista «comoda» lo si era capito da subito, addirittura dal fuori onda prima dell'inizio della registrazione. «Lei sa che in questi giorni sono poco in tv, quindi mi dia la possibilità di parlare del mio programma», chiede Berlusconi. E l'Annunziata: «Ma sull'attualità ci sono cose importanti». Così, si comincia con il «Laziogate» (e il premier dice di temere brogli elettorali «che rientrano nella storia nella professionalità della sinistra»), si passa al ruolo dei Servizi segreti (e il Cavaliere si rifiuta di replicare al presidente del Copaco Enzo Bianco perché «non ha operato con serietà») e si chiude con i casi Santoro e Biagi (ma a loro è «convenuto», il primo «è diventato europarlamentare», il secondo «ha avuto molti milioni per andare in pensione»). Poi il continuo sovrapporsi di voci, con Berlusconi che riesce mantenere intatto un malcelato sorriso di circostanza. «Lei adesso mi fa la cortesia di lasciarmi rispondere, sennò mi alzo e me ne vado», dice il premier. E l'Annunziata replica a tono: «Che lei si alza e se ne va è una cosa che non può dire». Allora, scandisce Berlusconi, «io mi alzo e me ne vado e questo resterà come una macchia nella sua carriera professionale». Poi porge la mano destra all'ex presidente Rai e saluta: «Complimenti, lei ha illustrato bene come si comporta una persona che ha pregiudizi e sta con la sinistra. Le posso dire una cosa: lei deve avere un po' di vergogna per come si è comportata». E mentre l'inquadratura resta fissa sulla conduttrice, si sente la voce di Berlusconi in lontananza che chiosa amaro: «Arrivederci, ringrazio... e la Rai è controllata da me?». Così, quasi a sorpresa, l'Annunziata regala al premier un grande spot, al punto che è proprio il Cavaliere a chiedere che la cassetta sia subito inviata a Pescara per mandarla in onda solo qualche ora dopo durante la convention di Forza Italia. E non sarà né la prima né l'ultima volta perché, assicura chi gli ha parlato, Berlusconi è deciso a far diventare l'intervista Rai una sorta di leit motiv di questo ultimo mese di campagna elettorale.

(Adalberto Signore)

"Meglio fascista che frocio"

"Meglio fascista che frocio". Così Alessandra Mussolini si è rivolta a Vladimir Luxuria a "Porta a porta". All'insulto lanciato da Mussolini, Luxuria replica pronta: "Dopo il culattone di Tremaglia, il frocio della Mussolini. Grazie". Ad innescare, quasi involontariamente, lo scontro è stato Antonio Di Pietro che, per primo, ha detto ad Alessandra Mussolini "sei fascista" ed ha ottenuto come risposta un "e io me ne vanto".

Il casus belli scoppia per una osservazione di Luxuria: "Chi si vanta di essere fascista mi preoccupa. Volete mandare al confino gli omosessuali?", ha chiesto l'esponente del Prc. "Io mi preoccupo per chi brucia le bandiere italiane e grida 10, 100, 1000 Nassiryia", replica Mussolini investendo Luxuria con una serie di "vergogna, vergogna, vergogna". Per poi partire con l'affondo: "Si veste da donna e crede di poter dire quello che vuole. Meglio fascista che frocio".

Il celodurismo della Lega
E dire che il candidato di Rifondazione pensava di doversela vedere con il celodurismo leghista del ministro Castelli ed invece Vladimir Luxuria si è trovato di fronte la "furia" Alessandra Mussolini. La trasmissione è iniziata in salita. Si è partiti infatti con il benvenuto del ministro leghista: "Signor Guadagno", dice Castelli rivolgendosi al maschile al candidato Prc. "Se mi chiama il signore Guadagno per offendermi, non attacca", cerca di bloccare Luxuria. "Non voglio offendere il signore, ma mi dica come chiamarlo: lui, lei...", incalza l'esponente del Carroccio. Il candidato transessuale taglia corto: "Mi dia del loro".

Schermaglie che suoneranno quasi come gentilezze dopo l'affondo finale della nipote del Duce.

(da www.tgcom.it)