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martedì 8 marzo 2011

Quanta crudeltà nel mondo

Secondo uno studio da parte dell'Associazione Modem Azzurro, una cui relazione è stata dettagliata sullo scorso numero di PC's Health, il 9% dei computer viene puntualmente picchiato dal proprietario. "Il fenomeno sta crescendo in maniera preoccupante", ci racconta Stefano Lavori, Presidente Onorario di Modem Azzurro nonché famoso inventore dell'i-Uola (un utilissimo apparato elettronico che non può essere calpestato), "senza contare il 40% che viene insultato quotidianamente per le più svariate motivazioni". I maltrattamenti sortiscono effetti devastanti sulle macchine: "Abbiamo molti PC in psicanalisi: molti non si riprendono dallo shock e devono essere formattati; altri cerchiamo di aiutarli distraendoli con qualche screensaver carino. Fatto sta che i più si ribellano e non accettano più comandi. La cosa che più ci fa male e che spesso la colpa è di proprietari che non si sono ricordati di attaccare la spina. Quanta crudeltà nel mondo". Dalle statistiche pubblicate si evince poi un dato interessante: nella maggior parte dei casi a fare le spese di cotanta violenza sono i monitor. "Sì è vero", conferma Lavori, "il più delle volte a predere gli schiaffoni e i calci sono i monitor, che sono di norma più obbedienti e puntuali delle CPU, ma che spesso non hanno l'altoparlante per farlo presente all'aguzzino di turno".