Le ultime mirabolanti imprese azzurre (5-0 alle Isole Far Oer, mica al Roccacannuccia United) esaltano i giornalisti che finalmente sciolgono tutte le riserve sulla squadra. L’Italia rischiava seriamente di diventare un po’ troppo simpatica dopo la sconfitta con la Costa d’Avorio e i primi 45’ disastrosi con l’Estonia, ma ora che la difesa è stata registrata e masterizzata un paio di esperti sportivi affermano che “si vede già la mano di Randelli” (per il cotton fioc, invece, dovremo ancora aspettare).
Il prossimo incontro valevole per gli Europei polacco-ucraini si giocherà fra un mesetto e vedrà gli azzurri all’opera contro un’altra temibile corazzata: l’Irlanda del Nord. Vi ricordate la noia e il disinteresse dei tifosi che guastarono il fegato a Pacifico quando l’Italia era impegnata in sonnacchiose eliminatorie con la Georgia e con la Marisa? Sono ormai un remoto spauracchio: dopo i tremori metafisici col Paraguay e con la Nuova Zelanda (per tacere della sconfitta rigenerante con la Slovacchia) anche un incontro coi nordirlandesi si può considerare equilibratissimo e foriero di un’audience ai livelli della finale 2006.
Mario Glatt (il sosia di Mario Kraus ma coi capelli lisci)
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