Che ironia, però, quelli di Fascisti su Marte. E che coraggio hanno a pigliar per l’orifizio una dittatura i cui uomini sparirono 60 anni fa (parte impiccati, fucilati, mitragliati e (la gran) parte passati nelle file del PCI), quasi pari al fegato che ci vuole a irridere il Beato Salume al governo. Però quello non si fa, altrimenti la base non capisce (Dario Fo dixit). Ai tempi del regime, però, sembra che queste satire non usassero tanto, o meglio c’erano eccome, ma i nonni dei Guzzanti, dei Cornacchione e degli Hendel preferivano dirigerle contro la sparuta opposizione. Di Fascisti su Marte, dunque, non si parlava proprio, né c’era intenzione di canzonare il regime o i suoi amici tedeschi. Con quelli, anzi, era conveniente cercare il dialogo.
Mario Kraus
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