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sabato 16 settembre 2006

Pino Pacifico al Lavoro

Pino Pacifico ha preso possesso della Nazionale italiana di calcio alle 15:12 di ieri (17:23 ora italiana) e fra due minuti sarà anche il nuovo allenatore di quella di rugby e di bocce. Il primo insulto di Pino nei confronti dei suoi giocatori, avvertito nitidamente alla terza ora di sgroppate, ha subito spinto all’ottimismo i massimi dirigenti federali: “Oggi” ha detto uno “stanno nascendo i prossimi campioni d’Europa: ve ne accorgerete fra una ventina d’anni”, mentre un tifoso della prima ora (era venuto a vedere gli allenamenti alle 16:15) si è sbilanciato: “C’è quel Gattuso lì che mi sembra giochi benino”. Pacifico ha rilasciato solo ieri sera la prima intervista della sua gestione, dichiarando tra l’altro che “l’attacco, e sottolineo l’attacco, è tutto da rifondare: richiamerò Tony Porpetta, mio compagno di banco delle medie, che quando giocava a carcetto scartava pure il pallone, e il quarto di punta Lasko Pancevic, che ingannava sempre il portiere prima di tirare i rigori dicendogli “Anta sdrièbna” (in serbocroato “La tiro fuori”). Dicono che non possiamo farlo giocare con noi perché è straniero. E perché, Camoranesi è forse di Nocera Inferiore? Il centrocampo, e sottolineo “centrocampo”, ha bisogno di un paio d’innesti: sto già pensando di convocare Prodi e D’Alema.” “Ma chi, il premier e il seconder?” “Sì, proprio loro: vedrete come daranno respiro alla manovra. La difesa, e sottolineo “sottolineo”, non va cambiata: è l’unica cosa che va bene”. “Ma come va bene? L’urtima vorta se so’ presi tre pestoni”. “E te pareno tanti? Molti spettatori avevano mollato l’incontro dopo il due a zero e quando hanno saputo il risultato finale si son detti “Ma come? La Francia ne ha fatti solo tre?” Quindi non c’è da aggiungere nulla, piuttosto c’è da togliere: a levar Cannavaro, la settimana scorsa ci avremmo scapitato un’autorete in meno”.
Mario Kraus

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