
"Tre mesi di ferie tutti uniti sono troppi." - ma tre mesi de che??? Forse ce li avrà lui tre mesi di ferie. Beato. Chi ha quindici giorni di ferie potrebbe diluirli, certo. Potrebbe fare 1,25 giorni di ferie al mese. Per andare a trovare gli zii in Calabria sono più che sufficienti.
"Troppe code, troppo traffico, troppa gente in spiaggia o sui sentieri, troppo tutto. Meglio spezzettare, diluire, spalmare i turisti in tutto l'arco dell'anno..." - poverino. Credo sia inviperito perchè sulla spiaggia di Capalbio non c'è posto. Troppi bambini che giocano e che gli danno fastidio. La cura? Spezzettiamo l'affluenza: lui andrà al mare ad agosto mentre noi poveri mortali ci immergeremo nelle calde acque del Mediterraneo a dicembre, a febbraio, insomma... quando capita. Magari in quei 1,25 giorni di ferie a nostra disposizione.
"Dobbiamo aprire una grande discussione coinvolgendo l'intero Paese." - organizziamo una pizza, così ci mettiamo d'accordo. La Lombardia pensa lui ad avvertirla?
"Oggi le ferie sono strutturate come quarant'anni fa." - eh, lo so, questo clima è davvero retrogrado: siamo nel mondo del digitale, della New Economy e si ostina a fare caldo solo d'estate e freddo solo d'inverno. Beh, con un po' più di inquinamento potremmo risolvere elegantemente la questione.
"È giusto che nel 2006 le vacanze siano organizzate come nel 1966?" - assolutamente no. Dovremmo organizzare vacanze "spalmate" anche nelle scuole: i bambini con il cognome dalla A alla L resteranno a casa un mese e mezzo in inverno e un mese e mezzo in estate, i rimanenti faranno festa in autunno e in primavera. Sarà sicuramente semplice organizzarsi in famiglia. Penserà a tutto il nostro Francesco.
Già che c'è, per agevolare la propria vacanza, potrebbe presentare un disegno per una legge che vieti gli incidenti sull'Aurelia: si sa che i feriti (sopratutto quelli dati per morti) hanno il brutto vizio di non spostarsi dall'asfalto, neanche al sopraggiungere di un'auto blu.
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