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martedì 5 settembre 2006

Capodanno... al Mare.

Eccolo qui, il nostro caro amico. Da quando è stato Sindaco di Roma ne ha fatta di carriera. Pensate, adesso è Vice Presidente del Consiglio con piena e totale responsabilità sullo sgabuzzino delle scope, a Palazzo Chigi. Galeotto fu il suo ritardo alla cena a casa del Distributore Automatico di Felicità subito dopo le elezioni, dove si è tenuta una riffa (ecco, adesso pronunciate "riffa" allargandovi la bocca con le mani, che coincindenza...) per i posti del potere. Il destino ha voluto che Checco arrivasse quando le poltrone erano già state tutte assegnate; e gli è toccato lo sgabuzzino. Lavoro gravoso e stancante. Tuttavia nel tempo libero, dopo aver trascorso otto ore a disporre sapientemente tutti gli spazzoloni in ordine di altezza decrescente (per l'ordine alfabetico ha fatto sapere che verranno assunti quattordici consulenti esterni, intanto paga Totò) , il Bellone trova ancora la forza per rilasciare dichiarazioni a caso: "Tre mesi di ferie tutti uniti sono troppi. Troppe code, troppo traffico, troppa gente in spiaggia o sui sentieri, troppo tutto. Meglio spezzettare, diluire, spalmare i turisti in tutto l'arco dell'anno... pensare a un modo diverso di andare in ferie significa aumentare la libertà (di chi?!, N.d.R.)... Dobbiamo aprire una grande discussione coinvolgendo l'intero Paese. Discutere sull'organizzazione delle nostre vacanze. Oggi le ferie sono strutturate come quarant'anni fa. Ma negli anni Sessanta la situazione era totalmente diversa: tanto lavoro fisso, poca propensione ai viaggi all'estero, stili di vita più modesti... Oggi le vacanze degli italiani sono profondamente cambiate ma il periodo no, quindi è ora di dare una svolta. È giusto che nel 2006 le vacanze siano organizzate come nel 1966? Questa è la domanda che pongo. Non ho soluzioni già pronte." E te pareva. Grazie a Dio abbiamo Rutelli che ci organizza la vita! Ma procediamo con la chiosa:
"Tre mesi di ferie tutti uniti sono troppi." - ma tre mesi de che??? Forse ce li avrà lui tre mesi di ferie. Beato. Chi ha quindici giorni di ferie potrebbe diluirli, certo. Potrebbe fare 1,25 giorni di ferie al mese. Per andare a trovare gli zii in Calabria sono più che sufficienti.
"Troppe code, troppo traffico, troppa gente in spiaggia o sui sentieri, troppo tutto. Meglio spezzettare, diluire, spalmare i turisti in tutto l'arco dell'anno..." - poverino. Credo sia inviperito perchè sulla spiaggia di Capalbio non c'è posto. Troppi bambini che giocano e che gli danno fastidio. La cura? Spezzettiamo l'affluenza: lui andrà al mare ad agosto mentre noi poveri mortali ci immergeremo nelle calde acque del Mediterraneo a dicembre, a febbraio, insomma... quando capita. Magari in quei 1,25 giorni di ferie a nostra disposizione.
"Dobbiamo aprire una grande discussione coinvolgendo l'intero Paese." - organizziamo una pizza, così ci mettiamo d'accordo. La Lombardia pensa lui ad avvertirla?
"Oggi le ferie sono strutturate come quarant'anni fa." - eh, lo so, questo clima è davvero retrogrado: siamo nel mondo del digitale, della New Economy e si ostina a fare caldo solo d'estate e freddo solo d'inverno. Beh, con un po' più di inquinamento potremmo risolvere elegantemente la questione.
"È giusto che nel 2006 le vacanze siano organizzate come nel 1966?" - assolutamente no. Dovremmo organizzare vacanze "spalmate" anche nelle scuole: i bambini con il cognome dalla A alla L resteranno a casa un mese e mezzo in inverno e un mese e mezzo in estate, i rimanenti faranno festa in autunno e in primavera. Sarà sicuramente semplice organizzarsi in famiglia. Penserà a tutto il nostro Francesco.
Già che c'è, per agevolare la propria vacanza, potrebbe presentare un disegno per una legge che vieti gli incidenti sull'Aurelia: si sa che i feriti (sopratutto quelli dati per morti) hanno il brutto vizio di non spostarsi dall'asfalto, neanche al sopraggiungere di un'auto blu.

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