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mercoledì 10 agosto 2011

Venticello de Rom

In un picciolo Stato che trouauasi all’interno della cittade capitale della natione italiana, che etiandio appellauasi “Roma capoccia”, un Papa parlaua sovente di accoglientia et exortaua li cittadini de Roma a non rigettare li estranii ivi giunti per via di imbarcationi et per via di terra, hauendo tuttavia ben cura de non riceuere manco per isbaglio nel suo Stato alcuno che provenisse da nattioni fuore de la Comunitade europea, fatti salui taluni suizzeri che li fungeuan da guardie. Essemplo preclaro di siffatta coerentia est quello che auuenne in sul finir dell’aprile dell’anno di gratia MMXI, quando un centinajo di rom, che nulla aueua che fare con i Romani, trattandosi di tzigani, e che aueua occupato il picciolo Stato, ne uenne expulso in vertude de li buoni uffizi della Caritas. Il Papa, videlizet Benedictus XVI, ebbe guisa di significare che era loro uicino, ma non obstante li tenne assaj lontani dalla basilica e da ciascun’altra parte de le proprie terrae.


Mario Kraus