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mercoledì 6 aprile 2011

RAI Onlus

Un messaggio circolante su internet in questo ultimo periodo:

"La RAI ha appena firmato un contratto con il Sig. Ferrara al quale viene affidato lo spazio che fu di Biagi. Ogni giorno, dopo il TG1, il Sig. Ferrara avrà la possibilità di dire tutto quello che pensa per 7 minuti. Questi 7 minuti CI COSTERANNO tremila euro alla volta.
Si, avete capito bene, il Sig. Ferrara porterà a casa ogni santo giorno per ben 3 anni 3 mila euro al giorno. Noi cittadini, purtroppo, non possiamo fare molto. Io vi chiedo addirittura di non fare nulla, non sintonizzatevi sul suo programma, se guardate il TG1 cambiate canale appena finisce il telegiornale, non consideriamolo, lasciamo che gli ascolti a quell'ora crollino.
Diamo un segnale preciso, è una cosa piccola?
Forse, ma è anche un preciso segnale che siamo stufi di pagare.
Più siamo meglio è!
Se siete d'accordo fate girare il più possibile."


È splendido: come al solito pigliano tutto quello che fa loro comodo e ignorano il resto, tanto più che dall’altra parte della barricata sono tutti dei poveretti: Santoro, è noto, non prende una lira, e altrettanto fanno i vari Floris, Lucy Annunziata e compagni belli per solidarietà con Michelone.
Ad ogni buon conto, se dovessimo dar retta all’artefice di questa catena di Sant’Antonio di Pietro, dovremmo cambiare canale pure quando trasmettono la partita o il GP di Formula Uno, visti i compensi che girano in quegli ambienti. Già, ma ci ritroveremmo subito di fronte la Clerici, che non guadagna precisamente lo stipendio di un operaio, e allora aricambi canale e incappi nella Littizzetto (un’altra che tira l’anima coi denti), in Fabio “buonuscita” Fazio, Saviano, ecc. ecc. ecc.
Insomma, a conti fatti il solo che non doveva provocare lo zapping collettivo era Benigni quando è andato a Vieni via con me lavorando gratis, ma poi anche lui s’è rifatto subito e ampiamente a Sanremo. E allora che famo? L’unica è spegnere il televisore.
Viva la radio, compagni.

Mario Kraus