Forse non lo sapete, ma negli ascensori della metropolitana torinese si discutono argomenti di interesse nazionale tipo l’effettiva e oggettiva bruttezza di Crudelia De Mon (ce li voglio vedere, alla metro di Milano, a parlare di cose simili). Testuale: l’altro giorno una madre con due bambini è salita con me sull’autobus verticale della stazione Bernini e aveva il suo bel daffare a spiegare a uno dei figli com’era fatta Crudelia De Mon. “Ma è vero che Crudelia è una cicciona?” pigolava quello. “No, anzi, è molto magra” si è affrettata a smentire la madre, anche per evitare possibili querele dall’ACI (AssoCiccioni Italiani) che si trova oltretutto nei paraggi e potrebbe sempre piazzare delle spie anche in ascensore. Ma il bambino evidentemente voleva mettere nei pasticci la madre anche con la FederCozze e non si è dato per vinto: “Però è brutta, vero?” Ne è seguito un momento di imbarazzo generale e di angoscioso silenzio, poi la povera genitrice ha cercato di obiettare: “Ecco… Insomma…” ma per fortuna sono intervenuto a risolvere diplomaticamente la situazione: “Beh, diciamo che è un tipo”. E così la signora con figli a carico ha annuito al mio commento e preso trionfalmente la via dei tornelli per fare il biglietto dopo un sospirone di sollievo forza nove.
Mario Kraus
P.S. Ahò, Gnaggnerox e svedese con cugino austriaco, ma la volete smettere di cianciare dell’Ikea? ‘Sta roba del labirinto non interessa proprio a nessuno, ci sono problemi più importanti da risolvere. Semmai, se proprio dovete parlare dell’ameno supermercato del mobile, occupatevi piuttosto del problema sollevato dal post “Pericolo truffa”. Qualcuno è in grado di dirci se i raggiri nei parcheggi dell’Ikea avvengono ancora? Sono quattro anni che non se ne parla più: magari sarebbe il caso di riaprire una di quelle inchieste “scomode”…
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