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venerdì 19 maggio 2006

Bianca Pasqua

“Allo stato attuale delle ricerche, probabilmente il Natale è stato festeggiato per la prima volta a Castell’Azzara, circa tremila anni fa, quando il sindaco si decise finalmente a dare il permesso. La festa si celebrava per passare il tempo in modo diverso dal solito: non si faceva ancora l’albero, ma si preparava una torta gigantesca (circa trenta centimetri di diametro, ma secondo le testimonianze gli abitanti erano così pochi che ne avanzava parecchia anche per Capodanno). Il piatto era a base di cipolle sminuzzate e annaffiate con vodka al pistacchio, ma negli anni dispari si aggiungeva anche un po’ di rucola piperita”. Così afferma il Prof Cademartori, titolare della cattedra di Natalogia comparata con la Pasqua presso l’Università di Piancastagnaio Est, ma secondo una teoria più accreditata il Natale dovrebbe le sue origini al rag. Paulantozzi di Genova Principe, che un bel giorno, un 25 dicembre, disse: “Già che abbiamo i doni, perché non metterci un bell’albero sopra?” Così nacque la Pasqua, poi spostata per ragioni metriche a cavallo tra marzo e aprile. Inizialmente si pensava di festeggiarla il 25 marzo per mantenere almeno il numero, ma l’idea pareva poco originale e così la giunta comunale di Sovana (che all’ epoca era così potente da imporre le sue leggi a tutto il resto d’Italia, Pitigliano compresa) decise di trasformare la Pasqua in festa mobile. A proposito, sapete da cosa dipende la data della Domenica di Pasqua e come si calcola? Io no.

Mario Kraus

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