Ahimé, anche la Panda verde fa parte del nostro passato da qualche tempo: Alessandro l’ha venduta (con qualche rimpianto, spero) a una di Acquapendente. Finora dire Alessandro o dire Panda era la stessa cosa, un nome richiamava alla mente l’altro come il Cardarella fa pensare alla Lazio e viceversa. L’auto aveva ispirato parecchie canzoni e aveva reso popolare il proprietario anche presso chi lo conosceva solo grazie alle nostre cronache. I numerosissimi viaggi, accompagnati da una cospicua quantità di bestemmie e sgommate, sono ormai archiviati; i ricordi dei passeggeri fanno ressa sulle riviste per appassionati di automobilismo. A consolare i cultori del mito rimane la Saxo, già vista sfrecciare sulla Pitigliano – Manciano alcuni mesi fa.
Non siamo stati i soli a ricordare la Panda dopo la sua cessione: lo ha fatto anche la redazione di Sprinterogeno, settimanale di motori, che ha intitolato il pezzo “Sic transit”, dimenticandosi evidentemente che si trattava di un’auto, non di un furgoncino.
Non siamo stati i soli a ricordare la Panda dopo la sua cessione: lo ha fatto anche la redazione di Sprinterogeno, settimanale di motori, che ha intitolato il pezzo “Sic transit”, dimenticandosi evidentemente che si trattava di un’auto, non di un furgoncino.
Mario Kraus
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