A poche ore dal termine delle votazioni, c'è chi denuncia brogli elettorali. E questa denuncia non è dovuta al fatto che Berlusconi e Prodi siano stati trovati all'alba vestiti da Diabolik a fare una cernita delle schede del loro seggio, ma in quanto è stato appurato che gli scrutatori sono sostanzialmente dei rincoglioniti. Ne ho avuto la prova inoppugnabile ieri, nel momento stesso in cui mi sono state consegnate entrambe le schede. Al che ho detto: "Scusi, eh, ma io non posso ancora votare per il Senato". La signorina, con un bel sorriso a 43 denti, ha risposto candidamente: "mi scusi, ma qui hanno combinato un macello con i registri e non viene indicato se lei può votare anche per il Senato". "Ah ecco, allora voi mettete le mani avanti e fate votare tutti...". "Scusi eh, ma le ho detto che non è colpa nostra. Come facciamo a sapere se lei può votare o no per il Senato? Qui non lo dice. Che ho la palla di vetro?". Di fronte a queste argomentazioni non ho potuto fare a meno di giustificarla. Non hanno la palla di vetro, poverini. Hanno la segatura nel cervello.
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