L’uomo più vecchio del mondo si chiama Pino e vive a Brescia. Qualche volta è stato a Milano perché, dice lui, “a Brescia non c’è un cazzo” (testuale), una dichiarazione che gli è costata una denuncia da parte del suo stesso comune e la conseguente condanna per razzismo. “Ma se abito qui come faccio ad essere razzista?” si è domandato Pino.
“Je ‘a fa lo stesso” gli ha riposto il comune di Brescia in persona (e in bresciano stretto) “perché la frase «a Brescia non c’è un cazzo», pari pari come l’ha detta Lei, è un vieto luogo comune che getta discredito sulla gloriosa città di Brescia, ai sensi dell’articolo 15 comma 8 del c.p.c. e del pronome 2 indef. par. 13 lett. x) tratto pen del c.p.p. ” Pino ha scontato la sua condanna (615.212,14 € di multa e 2 ore al Regina Coeli) dichiarando “pazienza, sono autorazzista ma sono anche l’uomo più vecchio del mondo, dunque ho di che consolarmi”. Fonti certe assicurano che quel giorno somigliava un po’ a un autobus.
Pino ha 72 anni e l’altro ieri è stato anche a Taranto, ma stavolta s’è astenuto dal fare dichiarazioni.
“Je ‘a fa lo stesso” gli ha riposto il comune di Brescia in persona (e in bresciano stretto) “perché la frase «a Brescia non c’è un cazzo», pari pari come l’ha detta Lei, è un vieto luogo comune che getta discredito sulla gloriosa città di Brescia, ai sensi dell’articolo 15 comma 8 del c.p.c. e del pronome 2 indef. par. 13 lett. x) tratto pen del c.p.p. ” Pino ha scontato la sua condanna (615.212,14 € di multa e 2 ore al Regina Coeli) dichiarando “pazienza, sono autorazzista ma sono anche l’uomo più vecchio del mondo, dunque ho di che consolarmi”. Fonti certe assicurano che quel giorno somigliava un po’ a un autobus.
Pino ha 72 anni e l’altro ieri è stato anche a Taranto, ma stavolta s’è astenuto dal fare dichiarazioni.
Mario Kraus