I Cor Vaccino (già Cor Veleno, ma da qualche giorno hanno deciso di cambiare nome per restare al passo con i tempi) continuano la saga dei verbi transitivi, iniziata da Mario Kraus in un post del 2011 (clicca qui per leggerlo).
Dopo aver uscito il cane e concessagli l'opportunità di espletare bisogni di vario genere, lo si può salire di nuovo e, se è l'ora di cena, mangiarlo pure.
A proposito di vaccino, il Ministero della Salute ha attivato un numero verde da fonare nel caso in cui, a seguito della vaccinazione, si verifichino sintomi sospetti non direttamente riconducibili ai postumi di un comizio di Bersani. Il numero da comporre è di facile memorizzazione: 06.833452536615243xyzk4350z.
Il concorso fotografico entra nel vivo. Se fosse stata una pianta sarebbe entrata nel vivaio, ma questo tema verrà trattato in un'apposita discussione.
Fatto sta che la foto di oggi prende spunto dalle recenti azioni risolutive intraprese dall'attuale Governo Monti.
"Un successone" (Anton Gardner)
Rinnoviamo l'invito ad inviarci le foto più strane che capitano sotto l'occhio impietoso della vostra fotocamera. Il concorso - salvo imprevisti - si concluderà a fine anno.
In palio un'igienista dentale (comprensiva di vitalizio).
Anzitutto un grazie sentitissimo al Faidateificio Guercio (realmente esistente) e alla Lingua Polacca per aver ispirato questo articolo dai due volti.
Il primo volto è costituito da un candidato al Concorso fotografico che si è materializzato nella mia mente stamattina, quando ho visto la pubblicità del Fai da te Guercio spalmata su un cartellone pubblicitario come un velo di Nutella su una barchetta di pane.
"Effetti a lungo termine della masturbazione"
Si noti anche la sottoscritta (ovvero una scritta che si trova sotto un’altra; non è che nel frattempo io sia diventato donna) “Benvenuti nello spazio delle idee”, raffinatamente evocativa. Inutile dire che, al buon Guercio, questa pubblicità è costata un occhio dalla testa*.
Il secondo volto dell’articolo è invece una scoperta che ho fatto ieri e che volevo candidare, a futura memoria, per un eventuale Concorso videografico. Più che una scoperta, però, è una curiosità linguistica.
Stavo traducendo un documento legale quando mi sono imbattuto (non domandatemi come) nella pubblicità di un farmaco su YouTube e sono riuscito ad ascoltare quello che dicono in polacco al posto delle consuete e velocissime raccomandazioni: “Prima dell’uso leggere il foglio illustrativo. È un medicinale, usare con cautela, se il sintomo persiste consultare un medico altrimenti so’ cazzi. Aut min rich”.
Pensavate che fosse un record mondiale di velocità oratoria? Ma figuratevi.
Come dice il Liga, il meglio deve ancora veniiireeeu. Eccovi la versione polacca, detta “Speedy Gonzales”:
Se siete ancora lì, avrete notato che in 7 secondi appena, ossia nel tempo che va dal secondo 17 al secondo 24 dello spot, il baldo speaker riesce a pronunciare l’allegra frasetta scioglilinguagnola riportata per iscritto in basso senza neppure riprendere fiato.
They’re satisfactions: "Przed użyciem zapoznaj się z treścią ulotki dołączonej do opakowania bądź skonsultuj się z lekarzem lub farmaceutą, gdyż każdy lek niewłaściwie stosowany zagraża Twojemu życiu lub zdrowiu.”
Mario Kraus
* Questa è una battuta vecchia, ma sempre attuale. Se non ci credete, andate dal sig. Guercio e chiedetegli quanti eurozzi ha sborsato per piazzare il suo (cog)nome sui cartelloni.
L'immagine di oggi, inviataci da un amico lettore del blog:
"Piranha completo di accessori" (Oscar Dabbagno)
Continuate ad inviarci foto e a seguirci sulla nostra pagina Facebook o sul nostro Twitter (i link sono a destra). Consiglio sioux: prima di cambiare corsia ricordatevi di mettere la freccia.
Fra tutti i numeri naturali, che per rigorosa definizione matematica non si tingono i capelli, quello che fa più parlare di sé è il numero sette.
A parte i discorsi storico-religosi incentrati sulla magia che lo stesso evoca - i sette savi, i sette nani, i setter nani (in foto), le sette sataniche e così via discorrendo - del suddetto numero si fa largo uso in contesti ancor più eterogenei.
Esempio: l'altra sera, per festeggiare il Natale in anticipo, ho fatto uno scherzo ad un mio amico cardiopatico. Mentre dormiva, mi sono avvicinato quatto quatto al suo orecchio e gli ho gridato: "BU BU SETTE TE!". La burla ha dato vita ad una simpatica scenetta in cui la vittima mi rincorreva goliardicamente apostrofandomi con divertenti epiteti, del tipo: "SETTE PIJO TE GONFIO". Badate bene: anche il numero sette ha delle limitazioni, non è la panacea. Un numero sette non potrebbe diventare un maestro di arti marziali: se mai gli si chiedesse "Sensei?", la risposta sarebbe: "No, so' 'n sette".
Amici di Informazioni Riservate, questa sera la tredicesima puntata del concorso fotografico 2012/2013. Titolo della foto:
"Il tempo che passa" (Anton Gardner)
Condividete sulla vostra bacheca di Facebook o re-twittate su Twitter. I primi lettori che porteranno dieci amici (ancora da capire dove, N.d.R.) riceveranno comodamente a casa un menu offerto dal ristorante Cinese "il listolante Cinese che vi fa licevele comodamente a casa un menu offelto se poltate dieci amici", (de)composto da: una porzione di risotto al cantoniere, un cordon blu, un cordon bleah, una scodella di funghi della pelle e zucchine pre-digerite per gli stomaci più pigri. Accorrete numerosi! (ma dove???, N.d.R.)
L’uomo più vecchio del mondo si chiama Pino e vive a Brescia. Qualche volta è stato a Milano perché, dice lui, “a Brescia non c’è un cazzo” (testuale), una dichiarazione che gli è costata una denuncia da parte del suo stesso comune e la conseguente condanna per razzismo. “Ma se abito qui come faccio ad essere razzista?” si è domandato Pino.
“Je ‘a fa lo stesso” gli ha riposto il comune di Brescia in persona (e in bresciano stretto) “perché la frase «a Brescia non c’è un cazzo», pari pari come l’ha detta Lei, è un vieto luogo comune che getta discredito sulla gloriosa città di Brescia, ai sensi dell’articolo 15 comma 8 del c.p.c. e del pronome 2 indef. par. 13 lett. x) tratto pen del c.p.p. ” Pino ha scontato la sua condanna (615.212,14 € di multa e 2 ore al Regina Coeli) dichiarando “pazienza, sono autorazzista ma sono anche l’uomo più vecchio del mondo, dunque ho di che consolarmi”. Fonti certe assicurano che quel giorno somigliava un po’ a un autobus.
Pino ha 72 anni e l’altro ieri è stato anche a Taranto, ma stavolta s’è astenuto dal fare dichiarazioni.
Ve l'avevamo promesso su Twitter e Facebook ed abbiamo onorato l'impegno. Ecco la foto domenicale:
"L'industria del futuro" (Anton Gardner)
Continuate ad inviarci le vostre foto! La Redazione effettuerà un attento screening e, se gli scatti risponderanno ai requisiti minimi per la pubblicazione, saremo contenti di appropriarcene.
Continua il concorso fotografico di Informazioni Riservate! La foto di oggi:
"Pitbull Motociclista" (Anton Gardner)
Continuate a mandare le vostre foto all'indirizzo informazioniriservate@gmail.com. Avrete così la possibilità di partecipare all'estrazione di fine anno che vi consentirà di prender parte ad un concorso con in palio un coupon da spendere dove volete e quando volete (anche nel passato se vi aggrada), ma non sappiamo ancora per usufruire di cosa.
Cari lettori e lettrici, riprende il concorso fotografico di Informazioni Riservate.
Dopo l'opera pubblica che potete ammirare in foto, il medesimo architetto si supera in una mirabolante scalinata.
"Scale per Ghost" (Anton Gardner)
Ricordiamo a tutti i lettori che, a causa della spending review, la premiazione del concorso è stata procrastinata al 22/12/2012 (sperando nella fine del mondo). Chiunque voglia partecipare, può inviarci gli scatti d'autore all'indirizzo informazioniriservate@gmail.com. Usain Bolt l'ha già fatto.
- Signor Schubert, com’è questa faccenda? Veramente ha dedicato un quintetto per pianoforte al Trota? - Primo: non so neppure chi sia il Trota, anche perché quando io componevo doveva ancora nascere; secondo: non ho intitolato il quintetto “al” trota, bensì “alla” trota, inteso come pesce. Perché poi gliel’abbia dedicato, beh, quella è una storia lunga. Ad ogni modo, una delle più belle composizioni di musica da camera della storia, il “Forellenquintett” (Quintetto “la Trota”, appunto), ora è irrimediabilmente associata all’improbabile studioso che studia e ha preso la laura in Albania. Tutto vero: http://www.youtube.com/watch?v=xPCmTfs3c_U
Geppi Cùcciari, Luciana Littìzzetto, Teresa Mànnino, Lella Costa… Che cos’hanno tecnicamente in comune queste comiche stagionali e stagionate? Semplice: sparlare di noi (“Noi donne abbiamo un problema. A parte gli uomini, ovviamente”: per questa frase avrei un commento di due sole parole, ma lasciamo perdere, ndMK). Una volta ho anche aperto un libro della Litti prendendo tre pagine a caso: tutte e tre le pagine schizzavano odio e acidume nei confronti del genere umano di sesso maschile. Ora immaginatevi per tre secondi un uomo che invece ironizzi sulle donne, ma che ironizzi sul serio, non per fare autosatira sugli uomini alla maniera di Raul Cremona: verrebbe cacciato dallo studio a furor di popolo dopo neanche un minuto di spettacolo. Ne consegue logicamente che nessuno oserebbe mai prendere in giro le donne pesantemente come fanno le quattro signore succitate, pena l’uscita perenne dai palinsesti televisivi, l’ostracismo senza appello, l’accusa schiacciante di maschilismo.
Sicuramente tutti sanno che Slobomir Australia è il più noto trans del Nuovissimo Continente, ma chi si trovasse ancora all’oscuro può saperlo su Playboh, la rivista che riporta solo foto di persone dal sesso indeterminato.
Il solito trans trans?
Nossignorә*: Slobomir non è un ermafrodito qualsiasi, né è ricorso alle abituali operazioni alle quali si ricorre per i casi come il suo (addizioni, sottrazioni, ecc.). Infatti è nato con un organo in Nuova Zelanda (in foto) e l’altro - quello maschile, per sua disgrazia - in Micronesia, che è per l’appunto il posto meno indicato.
Pertanto il nostro uom… ehm, il nostro cambia sesso ogni volta che si sposta da un Paese all’altro; a volte decide di abbondare e, per le sue capatine nelle Isole Fiji, si porta a spasso entrambi gli organi, tanto pesano poco e all’aeroporto glieli passano.
So’ soddisfazioni.
Import and sexport
L’Oceania intrattiene ormai da tempo floridi rapporti commerciali col Giappone grazie al successo dei suoi fumetti (manga e anime), apprezzatissimi anche da Australiani e Neozelandesi specie se a contenuto sessuale. La novità che sta spopolando è rappresentata dai fumetti giapponesi per necrofili, ribattezzati per l’occasione “l’anime de li mortacci loro”, seguiti a ruota in classifica dal nuovo romanzo di Ushito Dapoko, che narra la storia di una coppia sadomaso perennemente
insoddisfatta ed è stato tradotto di recente anche in italiano col titolo “Frustati e frustrati”.
Gnaggnerox
* Quest’ultima lettera si pronuncia come una “e” muta francese, in mancanza di certezze sul genere.
Quando le temperature diventano molto rigide come in questi giorni, a prescindere che nevichi o meno, è sempre consigliabile alzare le spazzole dei tergicristallo non tanto per il peso dell'eventuale neve ma per evitare che si ghiaccino sul parabrezza, infatti quando sono bloccate dal ghiaccio e si azionano, si rischia di danneggiare seriamente gli ingranaggi del motorino che li aziona oltre a rovinare il profilo delle spazzole stesse.