A seguito della messa al bando delle caramelle raffiguranti delle maschere africane perché ritenute razziste, si incendiano gli animi antiomofobi, già alquanto isterici per definizione, inaugurando una nuova caccia alimentare alle streghe. Cibo 2.0: così lo definiscono lor signori per stare al passo coi tempi e darsi un tono aulico, ignorando tuttavia che tale denominazione è stata già usata in passato per significare il paradigma della statistica applicata all'alimentazione: cibo 2.0 = cibo 1.1, ovvero: “se io me magno du' polli e te gnente, se semo sparati 'n pollo a testa, n'est pas?”.
Su questo giro armonico imperversano in rete inviti al boicottaggio nei confronti di prodotti che fino ad oggi erano sembrati, ad una prima lettura, del tutto estranei alle discriminazioni. Eccovi alcuni esempi:
La merendina Togo offende i Togolesi, abitanti del Togo, con l'aggravante di presentarsi ricoperta di di cioccolato, quindi di colore nero. Secondo l'interpretazione del Vasari, anche gli avvocati del Foro, muniti di toga (anch'essa nera), potrebbero sentirsi discriminati, ma solo quando trovansi in giudizio.
Le morositas offendono le morositas, ovvero le donne dell'America Latina, ergo da ritirare dal mercato. Il Vasari parla anche di un possibile cenno alle donne che non pagano il canone Rai, ma ricordiamo che quest'anno, nonostante la deflazione, il canone è rimasto tale e quale e – continua lo storico dell'arte - si può pagare fino al 28 febbraio con una piccola sovrattassa.
Il Bounty, celebre snack al cocco, è a rischio ritiro in quanto offende i marinai che si ammutinano. Fra l'altro, fa sapere Staffan de Mischiume, in un momento così delicato per i nostri Marò non è proprio il caso di far riferimento a queste tematiche.
Destino infausto anche per le caramelle Golia, tacciate di razzismo verso i giganti. L'ASGC (Associazione Sindacale Giganti Caramellai) prova a stemperare con il seguente comunicato, che pubblichiamo di seguito: “Comprendiamo l'orrore suscitato dall'attribuire il nome di un gigante ad una caramella, ma invitiamo tutti alla calma e ad un sereno confronto al fine di evitare pesanti ripercussioni sul nostro business”.
Stessa sorte per gli ovetti kinder, accusati di essere una presa in giro per le galline così come i krumiri, giudicati offensivi per i sindacati, i flauti, che prendono in giro gli orchestrali, e i savoiardi, che fanno il verso ai monarchici.
Insomma, si prevede un futuro grigio e nebbioso. Vivremo in una società senza forma, sospesa, distopica, utopica, ucronica, apatica, aponica, catatonica q.b., dove l'unica certezza è il dubbio e dove l'estremismo dell'antiomofobia e dell'antitransfobia sarà contenitore del nulla cosmico.
Ma almeno avremo la glicemia a posto.